Vasto, aborto e obiezione di coscienza: dovere del medico è curare

https://abruzzosera.it/cronaca/vasto-ripristinata-linterruzione-volontaria-di-gravidanza-allospedale-san-pio-lotta-mai-inutile/

https://vastoweb.com/2025/04/abruzzo/aborto-e-autodeterminazione-sabato-il-sit-in-piazza-barbacani/

https://www.ilcentro.it/chieti/aborto-alla-asl-di-vasto-tornano-i-medici-non-obiettori-vk3dr5vt

https://www.sansalvo.net/notizie/attualita/51070/collettivo-zona-fucsia-continuiamo-a-lottare

Gli ospedali, così come sono intesi oggi, hanno avuto origine con l’avvento del cristianesimo.
Il mondo antico poneva infatti dei limiti ben precisi.
Nel tempio di Esculapio a Pergamo si accettavano solo infermi in grado di pagare mentre Platone riteneva degni di cure soltanto i cittadini liberi che avessero garanzia di guarigione, quindi nessun infermo incurabile.
Il cristianesimo portò una ventata di aria pulita anche in questo campo.
Per i seguaci del Cristo curare i malati diventava un dovere.
Gesù durante la Sua vita pubblica guariva sia corpi che le anime esaltando la misericordia, la salvezza per tutti.
Per questo molti santi hanno fondato ospedali che ancora portano i loro nomi e a molti ospedali è stato dato il nome di un santo.
Ricordiamo il San Camillo de Lellis, il san Giuseppe Moscati, il san Pio, il san Giovanni XXIII, il Fatebenefratelli ecc ..la lista è lunga.
Oltre a riportare il corpo in salute i santi fondatori portavano anche la bella notizia della morale cristiana.
Questo cappello sulle origini degli ospedali si è reso necessario per giustificare la volontà di molti medici all’obiezione di coscienza verso l’ aborto volontario.
A Vasto, davanti all’ ospedale San Pio ( da Pietrelcina appunto) le femministe sono scese in piazza per rivendicare il loro diritto all’aborto e denunciare i medici che non lo esercitano in quanto obiettori.
Una donna ha persino detto di essere stata OBBLIGATA AD ASCOLTARE IL BATTITO CARDIACO DEL FETO prima di procedere all’ivg.
Personalmente dubito che qualcuno si sia permesso questa imposizione dato che è ancora “proposta di legge”.
Ma se così fosse la signora denunci facendo nomi e cognomi…
L’ obiezione di coscienza è tutelata dalla legge 194/78 all’ articolo 9 il quale cita quanto segue:
“l’obiezione di coscienza esonera il personale sanitario dal comportamento delle procedure e delle attività specificamente e necessariamente dirette a determinare l’interruzione della gravidanza…”
Basterebbe questo articolo per sgomberare la piazza da donne urlanti con deliranti cartelli branditi.
Se poi consideriamo che l’ospedale è dedicato in questo caso a San Pio, santo che denunciava l’ aborto considerandolo un omicidio degno dei peggiori gironi infernali, ci sarebbe solo da fare “dietrofront”.
Concludo dicendo che se è corretto dire che la legge consente a donne quasi sempre impaurite, sole e spesso inconsapevoli di ciò che veramente stanno facendo, di interrompere la gravidanza, è altresì vero che permette al personale medico di decidere di non prestarsi per fare sì che una vita venga uccisa, vita della quale loro sono, senza ombra di dubbio, consapevoli.

Angela D’Alessandro
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it

https://www.histonium.net/notizie/attualita/70240/la-legge-difende-diritto-dei-medici-a-non-prestarsi-a-uccidere-una-vita

https://www.sansalvo.net/notizie/attualita/51080/obiezione-di-coscienza-per-livg-la-legge-difende-il-diritto-dei-medici