Università di Siena, cartelli ideologizzati pro-gender

Egregio responsabile,
Dell’ Ufficio Comunicazione e Portale di Ateneo.

Ricevo da un amico le foto dei cartelli presenti presso le sedi della vostra università inerenti al progetto #finiscequi.
A giudicare dal contenuto dei cartelli sembra si tratti di una vera e propria propaganda ideologica su cambio sesso e matrimoni gay.
Insomma niente di nuovo: scuola e università impregnate di slogan ambigui e arcobaleni inclusivi per poi vedere tutti i giorni nelle cronache che, da questa finta tolleranza, non nasce il vero rispetto per la dignità umana, poiché queste ideologie si basano su menzogne o mezze verità….
Comprendo che parlare di verità spaventi intere generazioni cresciute in piena epoca relativista, dove il bene e il male si fondono in un pericoloso buonismo che piano piano si trasforma in una dittatura del pensiero.
Sì, perché chiunque si azzardi a pensare in maniera differente dai dogmi imposti da questa ideologia viene deriso, escluso, denunciato.
Il livello di istruzione nel nostro Paese è sempre più scarso e dove regna l’ignoranza è più facile manipolare il pensiero, non solo attraverso l’ istruzione ma anche avvalendosi dei potenti mezzi di comunicazione.
L’università dovrebbe essere libera da ogni ideologia e lasciare spazio alle menti, affinché i futuri professionisti che usciranno da questi atenei possano agire in scienza e coscienza nel loro lavoro e nelle loro vite.
Il vero obiettivo dell’istruzione sarebbe proprio quello di alimentare il pensiero critico, unico garante della tutela delle libertà fondamentali dell’individuo.
Come membro del Comitato “Prolife Insieme” vorrei esprimere la delusione di fronte a questi cartelli e progetti ideologici all’ interno delle università, e confido che docenti di buona volontà comprendano il pericolo di queste ideologie e si facciano parte attiva per tornare a garantire percorsi formativi liberi e intellettualmente onesti.
Manuela Ferraro. Poggibonsi ( Siena)
Per Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it