Unione Europea e aborto:finanziati i pellegrinaggi della morte

Egregio Direttore,
le chiedo di poter replicare all’ articolo” Aborto, il Parlamento apre uno squarcio di luce”.  https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/12/19/news/il_parlamento_europeo_apre_uno_squarcio_di_luce_sullaccesso_allaborto_sicuro_e_legale-20792500/
Come è noto, il 17 dicembre il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione a sostegno del diritto all’ aborto sicuro e legale su richiesta del movimento My choice my voice, la quale sollecita gli stati membri ad adeguare le proprie leggi agli standard UE sui diritti umani.
Tale decisione è stata definita dal vostro articolo frutto di una ” spettacolare e ostinata iniziativa di democrazia partecipata” nonché un ” cambio di passo e un segnale politico importante”.Fin qui, la diffusa cronaca dei fatti,ma quello che segue è ben peggio e ricalca, purtroppo, le orme di un delirio di follia e onnipotenza che ha raggiunto ormai le vette degli organismi governativi internazionali.”Il potere è in ognuno di noi, non solo in chi governa…” Il potere di aiutare chi soffre? Di aiutare chi non ha i mezzi per vivere? NO! Il potere di ammazzare i propri figli per vedere riconosciuto il diritto all’ autodeterminazione da parte di donne zombie, il cui solo scopo è quello di vendicarsi verso la natura che le ha provviste della facoltà di generare.
Viene, a motivo di ciò, elencata una lista di luoghi del mondo come Usa,Russia, Afghanistan ( regime talebano) Iran, India e inoltre Africa, accostandoli a mutilazioni genitali e stupri in un crescendo di elucubrazioni senza senso, in quanto le donne in questi territori sarebbero l’ obiettivo di regimi totalitari perché non possono abortire come e quando vogliono! Un chiaro esempio? L’Italia, dove questi ostacoli sarebbero fonte di potere machista e sovranista, sia a causa delle obiezioni di coscienza che delle disuguaglianze territoriali che impediscono la pratica della IVG. In base a ciò,si chiede aiuto alla UE perché possa favorire i pellegrinaggi della morte gratuiti in Paesi disposti ad elargire le agognate cure abortive; concludendo quindi con l’ invito a tutti, donne e uomini, a manifestare sotto la bandiera femminista allo scopo di tutelare la libertà, la democrazia e la vita di ciascuno, tranne naturalmente, quella del nascituro.

Sulla Risoluzione, per fortuna non ci sono sicurezze, in quanto essa dovrà ancora essere vagliata dalla Commissione e dal Consiglio Europeo e inoltre la materia di cui tratta è  di esclusiva competenza degli stati membri i quali,essi soli, possono decidere in simili ambiti.
Non è  possibile, però, evitare un’amara riflessione: decine di anni fa, quegli stessi organismi politici nacquero con lo scopo di porre riparo ai danni dei due conflitti mondiali che avevano provocato dovunque genocidi e devastazione, sotto il comune desiderio che non si ripetessero mai più.Sono invece bastati altrettanti decenni e gli stessi genocidi sono ricominciati sotto altra forma, in fondo il concepito è  così piccolo che non si vede…si tratta solo di negare che esista ( un grumo di cellule).
È  questo un totalitarismo ancora più insidioso che mira a sopprimere chi non ha voce, e indica ciò come un diritto umano…
Come sappiamo intorno al Duemila, all’atto di stesura della Costituzione Europea, poi sostituita dal Trattato di Lisbona, furono esplicitamente rigettate le origini cristiane della nostra Vecchia Europa e questo generò un vuoto in cui pian piano si stanno accumulando ogni sorta di ideologia come aborto, gender, dissoluzione dell’ istituzione famiglia e dei valori universalmente riconosciuti, su cui spingono le ingenti finanze dei cosiddetti filantropi, nonché il business spregiudicato di cliniche abortive che commerciano i poveri resti dei bambini nelle aziende di cosmetici, farmaci, ecc. E’ tempo di reagire, non di vivere come coloro che al pari delle onde che passano in un mare impetuoso, si alternano, la presente alla successiva, senza interruzione di continuità.
Noi del Comitato Prolife Insieme sappiamo quale battaglia si sta scatenando contro la Vita e ci impegniamo a difenderla insieme alla coppia e alla famiglia, nucleo fondante della società.
L’ Europa è votata alla sua fine, avanzando su questa strada;si faccia un cambiamento di rotta, finché c’è tempo.

Cordialmente.

Maria Cariati per il Comitato Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it