Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente diritto di replica all’articolo pubblicato sulla sua testata. https://www.girodivite.it/La-proposta-dei-Radicali-di.html
Tutta l’esperienza giuridica di ogni tempo a noi tramandata compresa la Legge Morale Naturale ( “Fai il bene, evita il male) e il Diritto Naturale Divino Scritto (“i Comandamenti” tutti finalizzati alla vita eterna, compreso il divieto sacrale di uccidere) presuppone la tutela della vita umana dall’inizio alla sua fine reale, in quanto a tutta evidenza logica i legislatori, pena la messa in pericolo dell’esistenza dei popoli, non possono negare la sopravvivenza dell’umanità come valore fondamentale.
Il corollario di questa esperienza umana è rinvenibile in ogni ordinamento di ogni Paese ad ogni latitudine, in cui il valore della vita è tutelato dal divieto di non uccidere.
Anche nel nostro ordinamento, ormai suffragato dalla conoscenza scientifica del momento in cui sorge la vita per ogni essere umano ( concepimento), venne introdotta la Legge sull’interruzione della gravidanza come “depenalizzazione” di un comportamento fino ad allora considerato reato, ribadendo nel dettato normativo la tutela della maternità e quindi della vita fin dai primi istanti.
Legge 194/78, articolo 5
Infatti l’articolo 5 della famigerata e mortifera legge sull’aborto prevede che “il consultorio e le struttura socio sanitaria- oltre a dover garantire i necessari accertamenti medici- hanno in ogni caso il compito, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall’incidenza di situazioni economiche ,sociali o familiari sulla salute della gestante di esaminare con la donna e, ove la donna lo consenta, con il padre del concepito, le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a RIMUOVERE LE CAUSE CHE LA PORTEREBBERO ALL’INTERRUZIONE DELLA GRAVIDANZA, di metterla in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto”.
E’ inutile quanto deprimente dover ridire che questa disposizione normativa notoriamente non è stata ottemperata, recando un gravissimo danno al nostro Paese da parte degli Enti Regione che gestiscono la sanità con la connivenza dei governi succedutisi.
Ora dunque, di fronte alla “proposta” dei Radicali di riforma della L.194 , non possiamo che prendere atto della volontà aberrante di gruppi di potere internazionali con infiltrazioni nazionali ( come i Radicali in Italia) che, esercitando la facoltà del libero arbitrio (l’ essere umano può scegliere tra il bene e il male, tra la vita e la morte) si autodeterminano per fornire strumenti legislativi idonei a banalizzare la vita e a rendere piu’ agevole la morte.
Per “ Pro-life insieme “
Dott. Ruggero Valori
Giurista cattolico