Che dire a proposito del concerto dell’uno maggio a Taranto? Ancora una volta avremo l’opportunità di vivere una giornata all’insegna della fratellanza , dell’amicizia ,della condivisione dell’arte e del bello nonché della straordinaria creatività che esprimono le nostre città del sud Italia, devastate dall’arrivismo economico e culturale. Ebbene, il popolo di Taranto con tutti i problemi che ha deve supportare e sopportare le istanze dei trans gender , degli abortisti , della compromissione della 194 e in ultimo dei diritti negati ai lavoratori. Una giornata dedicata al lavoro grazie all’ esempio di un grande Santo , San Giuseppe, patrono dei lavoratori, di cui molti non conoscono l’esistenza.
Come al solito si vuole fare di tutta l’erba un fascio senza distinzione. Il diritto al lavoro è universalmente riconosciuto come un bisogno primario così come sancito dalla costituzione italiana , diversamente l’aborto non è un diritto ma una scelta. Lavorare è una necessità ,un bisogno ; abortire è un evento nella vita di una persona che spesso è dettato dall’incapacità di fare fronte ad una serie di difficoltà, rispetto alle quali ci si percepisce soli e inadeguati ,privi di un sostegno morale , psicologico ed economico, così come la legge 194 dovrebbe invece garantire:la legge 194 infatti non è stata realizzata nella sua interezza, ma solo parzialmente per quanto riguarda la sua applicazione. Nulla è stato fatto , a distanza di quasi cinquanta anni, per mettere in atto strategie e risorse di aiuto e sostegno a quelle donne che avrebbero voluto non abortire e che invece sono state lasciate sole con il loro problema. Pertanto, se vogliamo parlare di diritto all’aborto, dobbiamo anche affrontare il tema del diritto alla vita , un diritto che dobbiamo difendere e promuovere con tutte le nostre forze e dalla cui garanzia dipende il futuro dell’intera umanità.
Dott.Isabella Di Giovanna,
Psicologa , Taranto
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it