Sulla vita umana non si fanno compromessi!
Egregio Direttore,
prendo spunto dall’articolo di Avvenire a firma di Francesco Ognibene di venerdì 2 agosto (https://www.avvenire.it/vita/pagine/il-papa-il-concepito-dice-alla-mamma-sono-con-te), mi hanno colpito in modo particolare le parole riportate del Santo Padre riguardo lo scottante tema dell’aborto. Egli usa un’espressione forte (come del resto fece già in passato definendo “sicario” colui che procura l’uccisione del bimbo nel grembo materno) concludendo il messaggio ai partecipanti alla Manifestazione per la Vita lo scorso 22 maggio a Roma: “Sulla vita umana non si fanno compromessi!”.
Il coraggio di dire che l’aborto non è mai giusto
Come non essere d’accordo.
L’Associazione Pro-lifeinsieme.it è nata proprio per ribadire e sostenere questo concetto e cioè che, dinnanzi alla vita di un bambino, non esistono mediazioni o compromessi.
Un vero atto di coraggio. Perché in realtà oggi è quasi impossibile trovare qualcuno disposto a gridare quanto sia ingiusto liberarsi di una creatura innocente per motivi che potrebbero essere affrontati con senso di responsabilità da parte innanzitutto delle istituzioni nella maggioranza dei casi. Ci si nasconde dietro giustificazioni che spesso sviliscono la dignità della persona umana, con una leggerezza imbarazzante, con il bambino trattato come un acquisto da programmare, da tenere se conviene o da respingere se non gradito.
Che si tratti di difficoltà economiche, familiari o sociali, non esiste una sola situazione che non possa essere affrontata e risolta se solo si mettesse al centro dell’attenzione il nascituro.
Anche nel caso in cui la gravidanza sia imprevista o sia il risultato di una violenza domestica o di uno stupro, con il dovuto supporto medico e psicologico sarebbe possibile permettere al bimbo di nascere per essere poi affidato ad una coppia disponibile all’adozione. Ma mai si dovrebbe arrivare alla scelta di eliminare chi di tutto ciò non ha alcuna colpa e ha invece un diritto: quello di poter venire al mondo attraverso quello straordinario viaggio appena iniziato.
La linea coerente del Papa e del Magistero
Papa Francesco, in linea con il pensiero dei suoi predecessori, invita a mantenere un atteggiamento determinato e coerente, intriso di quella misericordia che è tenerezza verso il bambino e la sua mamma.
Resto perplessa e alquanto amareggiata quando sento invece sostenere che la legge 194/78 non si deve toccare e che la donna è l’unica ad avere il diritto di scegliere.
Perché di questo si tratta: l’uccisione di una creatura dal momento del suo concepimento, ossia da quando inizia la vita, anche se fatto in modo legale, consentito da una legge iniqua e ipocrita.
Forse che il diritto di autodeterminazione della donna è superiore al diritto alla vita del nascituro e addirittura, per noi cristiani, alla Legge di Dio?
Anche in questo Papa Francesco si è espresso in modo molto chiaro, nel discorso pronunciato, durante l’incontro all’interno del suo viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, definendo l’aborto, e la legge che lo permette, una “legge di morte”.
Le parole del Santo Padre infondono coraggio e invitano a proseguire nella direzione intrapresa.
Grazie Papa Francesco!
per Prolife Insieme,
Diana Barigelletti
Vicepresidente e Portavoce
di Democrazia e Sussidiarietà