Sessualizzazione precoce nella scuola favorita dall’educazione affettiva

Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente diritto di replica all’articolo https://www.zai.net/articoli/scuola/22962646/Istruire-non-e-piu-compito-della-scuola
Istruire non è più compito della scuola

Esiste certamente una “profonda frattura che interessa la società intera”, ma si tratta proprio della carena educativa nell’ambito delle singole famiglie, del cattivo esempio offerto da molti mezzi di comunicazione, dalla interferenza anche in ambito scolastico di sociologi, di psicologi, di sessuologi, di altri autoproclamati “esperti”. Tutti personaggio che hanno precipuo interesse ad accreditarsi come latori di verità inconfutabili. L’art.30 della Costituzione stabilisce che “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”; non autorizza certamente l’intrusione di altri.

Guardiamo invece alla realtà sperimentata presso altre nazioni europee. Svezia e Francia da 70 anni “democraticamente impongono” l’educazione sessuale nelle scuole. La Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, ed è anche il paese in cui almeno il 30% delle donne lamenta violenze domestiche. Questi dati possono essere ottenuti on-line persino da siti femministi come Cosmopolitan. I tassi di violenza sulle donne più alti si registrano nei Paesi cosiddetti più sviluppati, come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, con punte inquietanti negli ultra-moderni, ultra-civili Stati del Nord: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca. In Italia in base ai dati 2021 il primato delle violenze sessuali  spetta alla avanzatissima Emilia Romagna.  Messi di fronte al fallimento della “educazione sessuale” scolastica politici, sociologi, psicologi hanno inventato il Paradosso Nordico. In altri termini il mito della “educazione sessuale” scolastica deve rimanere intatto, mentre la realtà si ribella a questi “apprendisti stregoni”.

Il “modello CSE – Comprehensive sexuality education (educazione sessuale estensiva o olistica)” dell’ONU ovvero le “raccomandazioni internazionali”di OMS e di UNESCO e del BZgA Bundeszentrale fur Gesundheitliche Aufklarung Centro federale per l’Educazione alla Salute https://whocc.bioeg.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_GuidanceImplementation_Italian.pdf riportano:  “gioco del dottore” per i bambini più piccoli, “prime esperienze sessuali e contraccezione” per età 9-12 anni, con solerti spiegazioni riguardo ad “età per il consenso legalmente valido ai rapporti sessuali, fare esperienze sessuali protette e gratificanti; procurarsi e utilizzare correttamente preservativi e contraccettivi i” per età 12-15 anni;, immancabilmente “gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali) ed infertilità, aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza, fallimento della contraccezione” per età 15 anni e successivi.  In altri termini si promuove la sessualizzazione precoce, che espone bambini ed adolescenti a grooming (adescamento) e ad ogni altra esperienza negativa.

Non si tratta quindi di un “Paradosso”, bensì è la diretta conseguenza della sessualizzazione precoce, indotta dalla martellante pubblicità riguardo alla componente sessuata della personalità, pubblicità che si intende estendere all’interno della scuola.

Quali sarebbero le “fondamenta solide costruite con imparzialità, sapere ed esperienza”? Chi sarebbe imparziale in tema di educazione sessuale? Il Cattolico monogamo? Il rappresentante LGBTQ+? Quello che sostiene la mutilazione dei genitali femminili, tuttora illegalmente praticata anche in Italia? L’islamico poligamo? L’islamico che in Italia impone tuttora chador o burqa a moglie e figlie persino durante l’estate più torrida?

I dati Eures riportano che i femminicidi di donne non italiane sono passati da 17 nel 2023 a 24 nel 2024 (+ 24%) senza che le femministe si indignassero. E’ parimenti noto che le violenze sessuali perpetrate da stranieri presenti in Italia coprono oltre il 30% dell’increscioso  totale, pur essendo gli stranieri circa 6milioni. Spesso, al capodanno a Milano ed al concertone di Roma adesso, questi stupri sono organizzati in base allo schema della taharrush gamea: il gruppo degli stupratori circonda ed isola la vittima. Ma anche qui dalle femministe si ode un silenzio di tomba.

Per educare è fondamentale l’esempio positivo, che deve venire dalla famiglia, dai rapporti tra i genitori, dal rispetto che viene insegnato ai figli. Allora perché non offrire corsi ai genitori dei maranza? Perché chiudersi occhi ed orecchi se l’imam di Torino approva le stragi di civili israeliani perpetrate il 7 ottobre 2023? (La Verità 12.10.2025)

Istruire è sempre compito della scuola. Ma se istruire, dal Latino instruĕre, significa «preparare, costruire, insegnare» , lasciamo che ogni insegnante si dedichi ad introdurre i suoi alunni nell’ambito delle materie curriculari che ben conosce, attraverso le quali costruirà negli alunni quelle capacità critiche, in base alle quali i futuri cittadini saranno in grado di compiere scelte consapevoli, ragionevoli, rispettose di tutti.

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it