Egregio Direttore,
Scrivo in riferimento all’articolo https://www.scienzainrete.it/articolo/strategia-largo-spettro-dei-movimenti-di-ultra-destra-e-ruolo-della-scuola/barbara
La strategia a largo spettro dei movimenti di ultra destra e il ruolo della scuola
La democrazia vera richiede il confronto tra tesi diverse. La scuola dovrebbe favorire negli alunni lo sviluppo di uno spirito critico atto ad essere applicato alle scelte, che ciascuno effettuerà poi in diversi circostanze della vita. Dopo l’unità d’Italia del 1861 invece, Francesco De Sanctis, il quale aveva aderito alle idee rivoluzionarie risorgimentali, deputato al neonato parlamento italiano, in linea con l’aforisma di D’Azeglio l’Italia è stata fatta, occorre fare gli Italiani, il 23 gennaio 1864 così si esprimeva: “Coscrizione militare, coscrizione scolastica”. Si sono pertanto messe in atto una scuola sabauda, una scuola fascista matrice di Balilla, una scuola repubblicana. Analogamente Barbara Piccininni elude qualsiasi forma di analisi di tesi altrui, mentre desidera imporre una sua scuola gender e woke, eventualmente orientata alla formazione di nuovi Piccoli Pionieri Sovietici.
Dovrebbe essere noto a tutti che la teoria gender non si basa su conoscenze di fisiologia medica, bensì è stata inventata inseguendo presupposti filosofici da Judith Butler, laureata in filosofia, docente di retorica e letterature comparate presso l’Università di Berkeley in California, e ripresa da Teresa De Lauretis con la Teoria queer, che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.
Questa ideologia pretende quindi che il genere sessuale possa essere de-costruito dal singolo soggetto, il quale potrebbe modificare nel tempo a suo piacimento la sua identità sessuale. Ma il termine de-costruito richiama patologie come la schizofrenia!
La natura binaria dei sessi, maschile oppure femminile, non avrebbe bisogno di essere dimostrata, non è parte di una ideologia o della sola cultura cattolica, bensì è attestata dall’’American College of Pediatricians (Gender ideology harms children L’ideologia gender danneggia i bambini https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children) e da femministe come Germaine Greer e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.
Parallelamente il woke pretende distruggere le radici storiche e culturali della società.
Certamente gender e woke sono ideologie (fortunatamente ormai comatose) che hanno cercato di riprodurre l’indottrinamento cui erano sottoposti gli alunni sotto regimi totalitari: l’esatto opposto di quanto sarebbe democraticamente desiderabile.
Al contrario infine di quanto sostenuto da Barbara Piccininni, Paola Mastracola e Luca Ricolfi nel saggio “Il danno scolastico”. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza dimostra che la massificazione scolastica “modello don Milani” svantaggia proprio quegli alunni che non hanno rilevanti disponibilità economiche e potrebbero invece emergere per la loro applicazione e per i loro meriti culturali.
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it
