Scuola ed “educazione affettiva”, 500.000€ contro la famiglia

Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente di poter replicare all’articolo che ho letto sulla sua testata.
“L’educazione sessuale e affettiva ottiene l’ok a scuola.”
Ci siamo mai chiesti perché secondo alcuni sia  necessario introdurre l’educazione affettiva e sessuale a scuola?
Semplice, perché la famiglia è stata distrutta.
Infatti la nostra Costituzione (art 29) sancisce che in materia educativa tali temi debbano essere responsabilità prima ed unica della famiglia e non dello stato. Tutti sappiamo infatti quanto sia utile alle dittature insinuarsi nelle scuole, attraverso ambigue ideologie, invadendo il territorio educativo delle famiglie per indebolire le giovani generazioni.
L’articolo ci informa che è stato confermato il fondo da 500mila euro per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Certo un bel business gira intorno al tema delle ‘sane relazioni’ purtroppo spesso strumentalizzate per creare invece conflitti tra uomo e donna sempre più in competizione, sempre più aggressivi e sempre più divisi.
Non a caso la maggior parte delle famiglie oggi è spaccata e invece di ricucire questi strappi e utilizzare un linguaggio di pace, molte politiche, schiave delle ideologie oggi tanto di moda, fomentano questa guerra tra i sessi solo per accaparrarsi consensi.
Insomma, facciamo l’esatto contrario di ciò che la logica e il buon senso ci suggerirebbero di fare: educare non i ragazzi ma i genitori!
Tutto ciò che ha valore comporta dei sacrifici e la famiglia è il primo vero solido fulcro della società.
Il rispetto tra i sessi si insegna a casa, il rispetto per il proprio corpo e per quello degli altri si impara nelle famiglie, con l’esempio, con la vita.
Con buona pace di chi vuole arricchirsi su questi progetti, che la scuola insegni lo studio per accrescere lo spirito critico dei nostri ragazzi, al resto ci penseranno loro.

Manuela Ferraro
www.prolifeinsieme.it