Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente di poter replicare a Editoriale Domani https://www.editorialedomani.it/fatti/liceo-montale-roma-progetto-pioneer-educazione-sessuo-affettiva-differenze-femminicidi-lgbt-aborto-izti1b2c
**A lezione dai negazionisti del femminicidio in un liceo di Roma***
Quando vedo utilizzare il termine negazionismo mi si accende una spia luminosa di allarme, lo definirei SOS MENZOGNA.
Non è raro infatti che questa parola venga utilizzata in maniera trasversale in tutti i contesti sociali per etichettare un pensiero non conforme con l’ideologia dominante.
Non avendo valide argomentazioni per sostenere la propria tesi basata spesso solo su discorsi confusi e contraddittori, in questo caso i professori di questo liceo di Roma si giocano il jolly: la carta del negazionismo.
Ah come era bello quando i professori avevano dei valori profondi o almeno ne riconoscevano l’importanza e li insegnavano ai ragazzi! Oggi la maggioranza dei docenti sembra voler fare a gara con i propri allievi a chi è più ribelle, più capriccioso, più irrazionale, agendo così proprio contro il vero bene dei ragazzi.
Questo atteggiamento si sposa perfettamente con quello di gran parte dei genitori che purtroppo soffre del complesso di Peter Pan, eterni bambini che invece di porre degli argini sani nell’ educazione dei propri figli, fanno i “progressisti” contribuendo ad alimentare quel vuoto che diventa un pesante fardello per molti giovani di oggi.
Il Progetto Pioneer che spaventa tanto i professori di questo liceo di Roma, in realtà, si prefigge di andare oltre alla narrazione a senso unico sul femminicidio, colpevolizzando e stigmatizzando la figura del maschio come cattivo, il patriarca da combattere, cosa che tra l’altro è completamente fuori contesto nella società italiana attuale, che genera solo odio tra i sessi e rischia paradossalmente di aumentare questi tragici eventi di violenza.
Il punto di svolta è quello di riportare al centro la dignità dell’ essere umano, uomo e donna, diversi sì ma di pari dignità, individui unici e irripetibili sin dal concepimento.
Per valorizzare la dignità è necessario ribadire la sacralità del corpo umano, il proprio e quello degli altri. Troppo spesso oggi si parla dei corpi come oggetti sessuali e questo, anche a detta di numerosi psicologi, genera una spirale di violenza verso l’altro sesso.
La vera sfida dei tempi moderni per noi genitori e insegnanti è quella di dare ai nostri giovani l’opportunità di credere nell’ essenza unica dell’ essere umano, alimenando dialogo e rispetto e accrescendo la loro sicurezza e autostima.
Noi di “Prolife Insieme” e tante altre associazioni che difendono la vita e la famiglia, confidiamo che questi progetti portino valore alla scuola, non lasciandosi corrompere dalle ideologie ma restando fedeli al vero scopo, che è quello della piena realizzazione e maturazione delle future generazioni.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “ Pro-life insieme “