Puglia, incontri per adolescenti e sessualizzazione precoce: il Pediatra risponde

https://www.immediato.net/2025/05/29/affettivita-sessualita-e-prevenzione-a-troia-incontri-per-adolescenti-organizzati-dal-consultorio-asl/

Gent.mo Direttore,

la proposta di incontri facoltativi per adolescenti  potrebbe non essere del tutto sbagliata, se tali incontri fossero rivolti a formare personalità morali e responsabili. Ma quando poi si legge che tra gli argomenti subito risaltano contraccezione ed interruzione volontaria di gravidanza, sorge il motivato sospetto che, ancora una volta questi incontri siano rivolti alla sessualizzazione precoce degli adolescenti.
“La sessualizzazione si verifica quando il valore di una persona deriva solo dal suo fascino o dal comportamento sessuale, con l’esclusione di altre caratteristiche, e quando una persona è sessualmente oggettivata, ad esempio, trasformata in una cosa per l’uso sessuale di un altro.
L’imposizione inappropriata della sessualità è particolarmente rilevante per i bambini. Chiunque (ragazze, ragazzi, uomini, donne) può essere sessualizzato”, afferma la American Psychological Association (Sexualization of Girls is Linked to Common Mental Health Problems in Girls and Women–Eating Disorders, Low Self-Esteem, and Depression. An APA Task Force Reports. 2007
https://www.apa.org/news/press/releases/2007/02/sexualizationhttps://www.apa.org/pi/women/programs/girls/report)

La sessualizzazione precoce induce adolescenti e bambini ad interessarsi alla pornografia, alla quale purtroppo internet offre facile accesso con conseguenze perniciose a qualsiasi età. Pornografia, prostituzione, droga sono poi strettamente collegate: il mercato della pornografia attira e sfrutta, con enormi introiti, giovani uomini e giovani donne che si prostituiscono, anche per accedere alla droga: tanti di questi infelici chiudono la loro triste esistenza col suicidio (leggi qui l’attività di lotta alla pornografia con don Fortunato Di Noto).
Se proprio oggi si assiste all’incremento di varie forme di violenza (dalla predazione sessuale sui minori alla violenza sessuale sino allo stupro, dal bullismo al cyberbullismo, dal mobbing alla induzione al suicidio), è logico ritenere che tale violenza deriva ed è incentivata proprio da un pessimo approccio alla complessa realtà della persona, i cui interessi vengono invece attirati e ridotti alla sfera del piacere sessuale.
Ogni intervento di sanità pubblica richiede inoltre la verifica della sua efficacia. I programmi di “educazione sessuale”  scolastica, avviati fin dagli anni Cinquanta del XX secolo presso Stati come Svezia, Regno Unito, Francia, hanno fallito negli scopi dichiarati di evitare comportamenti asociali, gravidanze indesiderate, procurato aborto, malattie infettive sessualmente trasmesse: tale fallimento è noto da tempo immemorabile, ma viene opportunamente occultato. I programmi vengono invece accreditati spesso col solo intento di veicolare contenuti ideologici sulla contraccezione, sull’aborto, sull’omosessualità, sulla transessualità, sul nomadismo sessuale. In Svezia programmi di educazione sessuale scolastica sono stati imposti (sottolineo: imposti, il contrario della decantata democrazie) fin dal 1952: risulta forse che la Svezia abbia poi ottenuto gli idilliaci risultati derivanti dall’«iniziare presto»?. In Francia, altra patria dell’educazione sessuale scolastica, il procurato aborto è libero da 50 anni con questi brillanti risultati: 223.300 aborti nel 2021; 234.300 nel 2022; 243.623 nel 202; con un tasso di abortività di 16,8/mille donne in età fertile (nella diseducata Italia il tasso di abortività, anch’esso drammatico, è però meno di un terzo:  5,4/mille donne in età fertile). La prevenzione del procurato aborto dovrebbe forse essere affidata a quella deputata pentastellata con laurea triennale in Scienze dell’educazione (sic) , la quale in diretta televisiva si è vantata che il giorno in cui ha abortito è stato il giorno più bello della sua vita?
Dobbiamo anche formulare il quesito: Perché dovremmo affidare noi stessi e i nostri figli a psicologi o ad altre figure estranee? Chi li sceglie? In base a quali requisiti? In base a quali parametri di etica e di morale?
Un’ultima considerazione: Quanto costano in termini di tempo impegnato questi fallimentari e controproducenti interventi di “educazione sessuale”? E quanto costano in termini di denaro pubblico?
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it