Promuovere la vita invece di inneggiare all’omicidio dei bimbi non nati

Gent. Direttore,
non le nascondo il mio sconcerto nel leggere questo articolo, pubblicato sul suo giornale https://www.qdmnotizie.it/jesi-interruzione-volontaria-di-gravidanza-diritto-da-garantire/, nel quale si esorta a partecipare ad una manifestazione inneggiante all’omicidio di piccole creature proprio nel giorno in cui si ricorda la strage degli innocenti avvenuta per mano di Erode.
Altri tempi? No, nulla è cambiato. Le vittime, per le quali ci si indigna sia rileggendo l’episodio storico, sia per quelle causate ancora oggi da guerre in atto o per fame, sono sempre soggetti inermi, come nel caso dell’aborto, esseri umani a tutti gli effetti per i quali ci si occupa solo a seconda degli interessi del momento.
Non ci sono scusanti. Oggi come allora la vita umana viene calpestata dall’egoismo, dall’ignoranza, dalle ideologie che vogliono il rispetto dei diritti a scapito però dei doveri.
Il dovere di una donna che scopre di essere in attesa di un figlio è di accoglierlo e amarlo qualunque sia stato il modo in cui è stato concepito.
Il dovere del medico è di fare tutto quanto è nelle sue possibilità per permettere che la vita prevalga e sia protetta.
Il dovere dei governi è fare in modo che le donne non debbano più dover ricorrere all’aborto per mancanza di supporto economico, psicologico o sociale.
Il dovere della stampa è avere il coraggio di dare spazio anche a chi, come le associazioni provita, cercano in tutti i modi di far sapere alle donne, in particolare alle giovani, che quello che viene loro raccontato non è la verità.

L’aborto è un delitto non un diritto

Non è uno slogan, è una verità mascherata dal falso concetto che la donna è una vittima, che ha diritto di decidere del suo corpo quando invece decide per il corpo di un altro, che per lei non ci saranno conseguenze negative per questa sua scelta scellerata.
Egregio Direttore, promuoviamo la vita anziché sostenere ideologie di morte, sollecitiamo le coscienze risvegliando la tenerezza e l’accoglienza della vita nascente che porterà poi al rispetto di ogni vita fragile, interroghiamo con coraggio i politici troppo impegnati a dimostrare di essere attenti e sensibili alle problematiche dei cittadini più indifesi da dimenticarsi di ascoltarli e aiutarli davvero.
La vita è dono, il Natale ce lo ricorda, la strage degli Innocenti ci interpella, la Sacra Famiglia ci offre l’esempio.
Per Prolife Insieme
Diana Barigelletti