Pro-life e pro-choice possono confrontarsi pacatamente?

Cortese richiesta di replica all’articolo:
“Patrocinio alle associazioni contrarie alla legge 194. Messaggio ambiguo del comune.” https://www.lacittadelnordmilano.it/2025/02/06/patrocinio-ad-associazioni-contrarie-alla-legge-194-messaggio-ambiguo-del-comune/
Redazione “La Città” di Daniela Gasperini

Credo che uno dei desideri delle persone che operano a favore della Vita sia il confronto pacato con le persone pro-choice: ebbene, leggendo questo articolo, ho capito che c’è speranza che ciò possa avvenire, in quanto nella lettura non si riscontra l’acredine ideologica che generalmente caratterizza i contenuti a favore dell’aborto
La giornalista, infatti, esprime la propria contrarietà alla concessione del patrocinio alle iniziative delle associazioni a favore della Vita da parte del Comune, adducendo le solite argomentazioni della conquista del diritto all’autodeterminazione delle donne, ma i toni sono pacati e, forse, la buona notizia è la comprensione delle “ragioni” di chi si spende a favore della Vita, non mancando, però, di denunciare, a suo dire, una prevaricazione nei “modi” che andrebbe a condizionare la conquista del diritto di scelta delle donne.
Tra le righe è evidente il riconoscimento di quanto recitano i primi due articoli delle legge 194 circa il valore sociale della maternità e la tutela della vita, in coerenza con il titolo stesso della legge che si pone a tutela sociale della maternità, e, di conseguenza, il riconoscimento che l’applicazione di questa fondamentale premessa della legge è svolta dai volontari delle Associazioni pro vita.
Se, dunque, la parte della legge 194 che riguarda l’interruzione di gravidanza trova la sua applicazione con l’esecuzione dell’aborto chirurgico o chimico erogati tramite le aziende ospedaliere, la prima parte non gode di una applicazione istituzionale ed è vicariata dalle Associazioni di volontariato che, a pieno titolo, possono chiedere il patrocinio del Comune o di altre Istituzioni per le loro iniziative, le quali lo possono concedere, in quanto agiscono in favore della applicazione integrale della 194.
Concordo con la giornalista che il dibattito a favore della vita o dell’aborto non può essere ridotto alla contrapposizione tra queste due realtà e per questo auspico che possa aprirsi un confronto leale e costruttivo, garantito dalla pacatezza dei toni e dall’abbandono di slogan preconfezionati, urlati e usurati dal tempo.

Brescia 08.02.2025

Mara Colonello
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it