«Apprezzamento per i sacerdoti che si dedicano al delicato e quanto mai necessario ministero dell’esorcista, incoraggiandoli a viverlo sia come ministero di liberazione che di consolazione, accompagnando i fedeli realmente posseduti dal maligno con la preghiera e l’invocazione della presenza efficace di Cristo, affinché mediante il sacramentale dell’esorcismo il Signore conceda la vittoria su Satana».
Con queste parole Papa Leone XIV ha aperto, con un messaggio augurale e la benedizione apostolica, il XV Convegno internazionale dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE), svoltosi dal 15 al 20 settembre a Sacrofano, presso la Casa di spiritualità “Fraterna Domus”, al quale hanno preso parte circa 300 sacerdoti esorcisti e ausiliari.
Un convegno che, in un mondo distratto e dominato dalle ideologie, può sembrare “medioevale”. Eppure proprio qui sta il punto: dire che qualcosa è “medioevale” non è un insulto, bensì un complimento. Il Medioevo è stato infatti un’epoca di fede viva, di costruzione di cattedrali e università, di sintesi culturale tra ragione e fede. Gli illuministi e i positivisti, con la loro caricatura ideologica, hanno tentato di oscurarne la grandezza per sostituirla con un mito di progresso che ha generato rivoluzioni, sangue e totalitarismi.
Oggi, la battaglia contro Satana non è affatto un retaggio del passato. È, al contrario, la sfida più attuale del nostro tempo. Lo vediamo nel dilagare della menzogna che si traveste da bene: l’ideologia woke, la teoria gender che nega l’uomo e la donna, l’aborto e l’eutanasia presentati come diritti, l’immigrazionismo indiscriminato e il femminismo radicale che mina la famiglia. Sono espressioni del piano disperato di Satana, che tenta di ribaltare la creazione per renderla irriconoscibile.
Non è un caso che la cronaca ci abbia ferito con la barbara uccisione di Charlie Kirk: segno di un mondo che si abbandona sempre più all’odio e alla menzogna. La violenza cieca, il rifiuto della verità, la persecuzione di chi difende valori cristiani: tutto questo ci mostra che l’azione del Maligno è reale, attuale e insidiosa.
Ecco perché la Chiesa ha bisogno di esorcisti. Non come figure folcloristiche, ma come pastori di consolazione e liberazione. Sacerdoti che, con l’autorità della Chiesa e la forza della preghiera, accompagnano coloro che soffrono le più dure catene spirituali: i posseduti. Queste persone, che spesso vivono isolate e persino respinte dalle proprie famiglie, sono tra i più grandi sofferenti della Chiesa. Eppure, raramente si sente una preghiera per loro nelle nostre liturgie: non compaiono quasi mai nelle preghiere dei fedeli, mentre nell’antica disciplina quaresimale, nel rito del vetus ordo della santa messa, erano esplicitamente ricordati.
È tempo di tornare a pregare con serietà per i vescovi, perché nominino esorcisti santi e preparati; per i sacerdoti esorcisti, perché non cedano mai allo scoraggiamento; e per i posseduti, perché la vittoria di Cristo si manifesti nelle loro vite.
Papa Leone XIV, con la sua parola forte e chiara, ci ricorda che l’esorcismo non è un vezzo arcaico, ma un sacramentale attraverso il quale Cristo stesso concede la vittoria definitiva su Satana. In questa certezza, la Chiesa cammina nella luce, sapendo che il potere del Risorto è più grande di ogni tenebra.