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La Verità (Italia)
*I giornali seppelliscono le critiche ad aborto e ideologia gender*
Quando ho appreso che il calcio si sarebbe fermato di fronte alla morte di Papa Francesco, il mio cuore si è riempito di gioia in quanto sappiamo tutti quale business ci sia intorno al mondo calcistico, diventato oggi quasi una forma di idolatria di stato e quindi di schiavitù.
La parte spirituale di questo popolo italiano quasi dormiente, sembrava quasi essere stata scossa dalla morte del Pontefice.
Come cristiana ho fiducia in Gesù e credo nella Sua Risurrezione pertanto la morte del Santo Padre, quale ritorno alla Casa del Padre, fa nascere in me il bisogno di preghiera per la Sua anima e per il futuro della nostra amata Chiesa.
La Chiesa non è stata fondata da Gesù nella figura di San Pietro – Vicario di Cristo – come una istituzione temporale bensì come guida spirituale per i popoli alla verità di Dio che mostra il Suo Volto in Gesù Cristo.
Il rischio di ridurre la Chiesa a sola istituzione temporale è sempre stato grande nella storia ed oggi vediamo chiaramente, in queste giornate di lutto nazionale decise dal governo, che gli elogi che vengono fatti da tutti i media al pontificato di Bergoglio sono tutti a senso unico, ovvero tendono a far risaltare soltanto l’opera sociale, talvolta addirittura distorcendo il loro più vero e profondo significato.
Sappiamo infatti che un lutto per una istituzione temporale, quale quello per una autorità governativa, può essere compreso e trovare un senso solo a livello materiale.
È come se il mondo attraverso i media volesse che anche in tale circostanza i riflettori fossero spenti sul vero Protagonista, cercando in tutti i modi di spegnere la luce spirituale della Chiesa che viene da Cristo. Ma se alla Chiesa togliamo Cristo cosa ne resta?
Per non cadere in questa trappola moderna sta a noi fedeli mostrare Cristo senza avere paura di testimoniare la verità, ovvero ribadire l’importanza delle parole di Papa Francesco definite “scomode dai media” poiché sono quelle veramente fondate sulla Verità del Vangelo, e quindi fedeli alla missione della Chiesa che è evangelizzare e poi servire.
Il servizio vero e gratuito dei nostri fratelli può nascere solo dalla fede in Cristo.
Bergoglio ha sempre difeso la Vita dal concepimento alla morte naturale, condannando apertamente la cultura dello scarto che purtroppo regna nella società moderna.
Papa Francesco ha sempre difeso la Famiglia Naturale avendo come riferimento sicuro il modello della Sacra Famiglia di Nazaret.
Papa Francesco ha sempre parlato di Amore come Sacrificio, come Gesù ci insegna con la Sua dolorosa Passione e Morte. Solo dopo una inimmaginabile sofferenza Cristo Agnello Immolato è Risorto e ci esorta a prendere la nostra Croce e a seguire il Suo cammino attraverso una porta molto stretta.
Ai media invece piace dipingere un Gesù che spalanca portoni larghi a chiunque, senza chiedere scelte profonde né tantomeno sacrifici, un Gesù che non cambia i cuori e le vite ma ci “fa stare bene”, un Gesù comodo che in fondo piace un po’ a tutti noi, in quanto è conforme al nostro egoismo. Un Gesù da “like”.
Ma il vero Gesù ci dice che dobbiamo essere nel mondo ma non appartenere ad esso e ci dice che per essere davvero Suoi discepoli dobbiamo accettare di essere perseguitati proprio come Lui.
Bergoglio è stato massacrato da tutti i media e anche da molti all’ interno della stessa Chiesa quando ha condannato apertamente e con parole molto dure l’aborto e l’ eutanasia, ma non ha rinunciato alla Verità.
Per questo noi del Comitato “Prolife Insieme” vogliamo dire Grazie a Papa Francesco per aver combattuto con noi la battaglia in difesa dei più deboli e innocenti, i nostri fratellini non nati.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “ Pro-life insieme “