Meditazione in occasione della presenza dell’icona di Czestochowa a Varese, nel Santuario di S. Maria del Monte. ( link alla celebrazione presieduta da Don Francesco Giordano, alla meditazione, alla testimonianza di Vittoria Criscuolo, Susanna Primavera, Valeria D’Antonio https://www.youtube.com/live/QHZfss_-n9w?si=KuSMSST27LRT-JSu )
Realtà Spirituale. Oltre le semplici apparenze fisiche, oltre i meri fenomeni
“… [10] attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. [11] Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. [12] La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. [13] Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. [14] State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,[15] e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. [16] Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; [17] prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.[18] Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi.” (Efesini 6:10-18)
Quando si pensa alla guerra spirituale, vengono in mente queste parole di San Paolo alla fine di una delle sue quattro Lettere della prigionia. È interessante che sia proprio in questa epistola, perché Efesini 3 tratta delle profondità della Divinità di Dio. Essa è usata nella Liturgia del Sacro Cuore, quindi quella agli Efesini è un’epistola ricca di teologia spirituale, poiché l’attenzione non è rivolta solo sul male che affrontiamo, ma sulle profondità della bontà di Dio. Dopo tutto, è necessario avere acume spirituale per vedere Dio, anche se Egli si è Incarnato per insegnarci le verità divine in modo umano, per insegnarci non solo chi è Dio Padre, ma anche chi siamo noi. Egli si abbassa a noi nella Sua kenosis, ma noi dobbiamo prepararci volontariamente a stare dritti per ricevere il Suo dono. Non possiamo essere diabolicamente piegati in noi stessi, incurvatus nimis, incapaci di vedere ciò che Dio ha in serbo per noi a causa di una volontà corrotta. Questa preparazione è davvero al cuore della vita spirituale, la maratona a cui San Paolo accenna in 1 Corinzi 9,24-27. Ci vuole tempo, riflessione e virtù per correrla correttamente. Ci vogliono le disposizioni di generosità, distacco e umiltà per guardare costantemente a Dio e ai Suoi angeli e santi, affinché non cadiamo, ma camminiamo con coraggio e forza verso il nostro fine. Per raggiungere il bonumiustum — la carità (bonum, bene) e la giustizia (iustum) a cui la vita morale tende — ci vogliono prudenza e temperanza, dopotutto.
Per comprendere Nostro Signore, bisogna essere disposti ad andare oltre le apparenze. Alcuni diranno che è solo il figlio del falegname. Altri andranno oltre e diranno che è un taumaturgo che fa miracoli. Altri ancora diranno che è il Messia, come la donna samaritana in Giovanni 4, ma pochi vedranno Dio, come leggiamo nelle famose dichiarazioni di San Pietro in Giovanni 6 e Matteo 16. Andare oltre le apparenze superficiali per leggere nel cuore — proprio nel proprio e in quello degli altri — è necessario per la vita spirituale in generale e per le nostre battaglie spirituali in particolare. Dobbiamo essere consapevoli delle realtà spirituali che si celano sotto la superficie di tutto ciò che facciamo e affrontiamo nella vita, specialmente nel lavoro che facciamo in difesa della vita di ogni bambino non nato che cerchiamo di salvare.
Non so se avete visto il film del 2023 Nefarious, ma se non l’avete visto, ve lo consiglio caldamente. La trama è la seguente: un noto omicida seriale, Edward Brady, sta per essere giustiziato alle 23:00 del 2 novembre, Festa di Tutti i Defunti. Il Dr. James Martin viene chiamato per sostituire il Dr. Alan Fischer, che si è suicidato dopo aver intervistato Edward; infatti, la pellicola comincia proprio quel suicidio incomprensibile. Il movimento misterioso del certificato medico rivela che c’è qualcosa di più di quanto appaia. Il destino di Edward Brady ora dipende dalla diagnosi del Dr. Martin. Se il Dr. Martin decide che Edward è sano di mente, sarà giustiziato, ma se lo dichiara malato di mente, Edward sarà risparmiato. “Edward” sostiene di essere posseduto da un demone chiamato “Nefarious” e che il Dr. Martin compirà tre omicidi entro la fine della giornata. Il Dr. Martin inizialmente rifiuta le affermazioni di Edward, ma man mano che la conoscenza del demone della vita del Dr. Martin si dimostra precisa, lo scetticismo del medico inizia a svanire. Per unospettatorecristiano, è facile capire quando parla il demone o quando parla il povero Edward. Tuttavia, nessun altro sembra capirlo. Ad esempio, è molto chiaro che, quando Edward chiede un ultimo pasto con del cioccolato per poi cambiareimprovvisamente idea, non si tratta della stessa persona. In generale, il peso delle affermazioni di Nefarious spaventa il Dr. Martin, anche se persiste nel pensare di parlare semplicemente con Edward. È pieno di rabbia e dubbi su sé stesso, soprattutto quando viene accusato di aver fatto l’eutanasia a sua madre e di aver fatto abortire alla sua ragazza il loro bambino. Ancora non capisce che Nefarious è dietro tutte queste decisioni morali, cioè che è lui a tentare queste povere persone ignare. Con il destino di Edward appeso a un filo, il Dr. Martin deve prendere una decisione fatale basata sulla sua diagnosi professionale, mentre lotta con i suoi sentimenti personali di paura e disgusto, e il conflitto di interessi che creano. Finisce per prendere la decisione che porterà alla morte del povero Edward Brady, mandandolo all’inferno, proprio come Nefarious aveva desiderato.
Questo film non solo mostra la connessione diabolica con l’aborto, l’eutanasia e altri temi a noi cari, ma dimostra anche quante sfumature ci siano nelle battaglie spirituali che affrontiamo quotidianamente. C’è un mondo che non vediamo che è più reale di quello che vediamo. Solo perché non lo vediamo, dopotutto, non significa che non esista. È proprio a questo mondo che San Paolo allude quando conclude la sua Lettera agli Efesini. Tuttavia, abbiamo speranza. Siamo in contatto con Cristo, con il Logos, che ci aiuta a dare un senso a tutto. Quante volte mi sveglio nel cuore della notte sentendo che devo andare a pregare davanti a Nostro Signore nella mia Cappella. Quante volte lascio la Cappella con la pace che lo Spirito Santo, il Consolatore, ha infuso in me, mentre vedo passo dopo passo ciò che devo fare per affrontare e risolvere i problemi che mi si pongono. Quante volte il ricorso al Rosario ha lo stesso effetto! Dopo tutto, Nostra Signora è la Sposa dello Spirito Santo. Se crediamo in Dio, dobbiamo credere nel mondo spirituale, poiché Dio è Spirito. Dobbiamo credere che l’animazione stessa della vita sia spirituale. L’anima è alla radice dell’animazione.
La Vita Intellettuale, la Vita Spirituale, la Verità e la Bontà
Don Francesco Giordano
Presidente del Comitato “ Pro-life insieme “