Maternità, da mito imposto a evento straordinario

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Mi riesce difficile comprendere come la maternità possa essere definita un “percorso obbligato” o un “mito imposto”. L’ esperienza della genitorialità è sempre un arricchimento e un momento di crescita individuale e di coppia. Nonostante le sfide e le difficoltà che la nostra società consumistica ci impone, avere un figlio rappresenta sempre una fonte di gioia in quanto rende alla vita  una nuova  e straordinaria dimensione.
L’ essere madre è un’esperienza che trasforma l’esistenza di una donna. La maternità si rivela infatti attraverso cambiamenti sia fisici che emotivi.
La donna, durante quei nove straordinari  mesi, vive attimi unici ed irripetibili  in termini di crescita personale, di sacrificio, di gioia.
Il suo corpo cambia per diventare “culla accogliente”. Si stabilisce un legame profondo tra mamma e bambino e questo  le conferirà una forza interiore che mai avrebbe creduto di avere.
La maternità è un momento magico, definito da moltissime donne “il più bello della vita” e tante sono coloro alle quali resta la nostalgia del pancione. Sentire e vedere la vita crescere dentro di sé è un dono immenso che fa riflettere su quanto sia essa preziosa. Questa consapevolezza diventa  anche un patrimonio di valori da trasmettere alle generazioni future.
Un donna incinta è radiosa. Complici gli ormoni della gravidanza, la pelle diventa luminosa, i capelli lucenti, le forme si ammorbidiscono, il seno aumenta esprimendo una femminilità fertile, vitale.
Il cuore della mamma batte insieme a quello del suo bambino e da questo pulsare all’unisono scaturisce un legame profondo che crescerà ogni giorno.
La donna può sentire dentro di sé una determinazione fino ad ora sconosciuta che la renderà più forte, più impavida.
Ci sarà una nuova scoperta dell’amore che sarà quella dell’ “amore incondizionato” generato da un senso di protezione verso la nuova creatura  e destinato a durare per tutta l’esistenza.
Inoltre la nuova vita riveste  un importante ruolo simbolico e di condivisione in quanto crea “un ponte” tra le generazioni passate, presenti e future  e che contribuirà a creare la storia di quella famiglia.
La maternità è un dono prezioso che continua anche dopo la nascita del figlio il quale  dovrà crescere e diventare adulto  rappresentando cosi la vita che continua, la speranza che si rinnova.
È l’amore reso manifesto, è un viaggio fatto di emozioni, un turbinio di sensazioni uniche, irripetibili, dolci e meravigliose.
Non può essere racchiuso ed inscatolato in definizioni od usato per stabilire cosa sia giusto fare perché una donna si senta realizzata. Non è castrazione o impedimento ma è la più grande bellezza dell’umanità che rischia di andare perduta per essere barattata con qualcosa di meno nobile ai fini dell’autodeterminazione. L’essere madre racchiude in sé tante cose quali l’affetto, l’amore, la dedizione, la protezione, il sostegno, la paura, l’ansia ma tutto questo concorre a fare di lei un potenziale di forza .È una meraviglia che non può  andare perduta.
La paura che diventare madri renda la donna “vittima sacrificale” offusca quello che invece la maternità rappresenta, ossia la gioia più grande della vita.
Se siamo al mondo, se possiamo discutere, amare, ridere, piangere è perché qualcuno si è messo in gioco permettendo che tutto ciò si si potesse realizzare.
Qualcuno ci ha amati più della sua stessa vita…LA MAMMA!

Angela D’Alessandro
Prolife insieme
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