https://www.riviera24.it/2024/12/marco-antei-presidente-m-i-a-arcigay-risponde-al-vescovo-suetta-e-al-messaggio-sullaborto-897164/
Cortese richiesta di replica.
Egregio Direttore leggo testualmente
“Le condotte sessuali consenzienti non sono mai sbagliate né malsane”.
Nel commentare questo articolo mi domando, e spero di non essere l’unica a farlo, perché Marco Antei, presidente M.I.A. Arcigay, dovrebbe essere interessato alle parole di un vescovo della Chiesa cattolica.
Forse lui stesso non è sicuro delle sue scelte quindi ha bisogno di cambiare i fondamenti di una religione che da più di due millenni porta avanti l’evangelizzazione della Parola di Gesù?
Se fosse tranquillo nella sua coscienza non avrebbe certo bisogno di ribadire i soliti concetti sterili e fluidi di promiscuità sessuale, il piacere come valore assoluto in una visione puramente materialistica della vita.
L’articolo critico viene pubblicato il 26 dicembre, giorno della commemorazione di Santo Stefano primo martire della Chiesa di Cristo, che ci insegna a dare la nostra stessa vita pur di non rinnegare Gesù e la Sua Legge.
Quante ideologie nei secoli hanno cercato di staccare Gesù dalla Legge Divina ma Lui è la Volontà di Dio fatta carne, una cosa sola con la Legge di Dio.
Tali ideologie che sembravano impregnate come il fango nelle culture della storia umana, poi in un attimo sono svanite perché si basano su menzogne.
Le verità naturali che rappresentano la realtà corrispondono alle verità di fede: la vita è un mistero e come tale è sacra e merita sempre rispetto.
Invito esponenti di una associazione i quali si definiscono con una etichetta, ma che sono semplicemente persone come me, a non imporre con arroganza il materialismo dei corpi, soprattutto per proteggete i bambini e i giovani nella loro innocenza e fragilità e per dare alla vita nascente il valore che merita.
Dopotutto Marco Antei ed io possiamo oggi dibattere solo grazie alle nostre madri che hanno accolto il Dono della Vita.
Manuela Ferraro