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Egregio direttore,
Ero a Roma oggi alla manifestazione per la Vita, una marcia pacata, felice, con tanti bambini,famiglie, religiosi. Mentre percorrevamo la strada, con il nostro corteo, chiacchierando amabilmente, si è intravisto lo striscione delle femministe abortiste e abbiamo sentito le urla rozze e volgari che le hanno contraddistinte. Aggressive, se fossimo stati più vicini probabilmente ci avrebbero malmenato. Dobbiamo tutto al servizio d’ordine impeccabile della polizia di Roma.
La “minaccia di queste “donne“ era che ci avrebbero abortito, avrebbero abortito anche noi. Tutto ciò mentre noi, serenamente, chiacchieravamo della bellezza della vita, guardavamo i bimbi nei passeggini, con i sacerdoti,allibiti per la volgarità delle offese e degli insulti. Se queste sono le donne del futuro, per chi tra noi ha figli maschi, il destino è miserabile: nessun uomo che si rispetti vorrà mai accostarsi a una persona che ha annullato tutti i connotati tipici della femminilità, in una sorta di metamorfosi discendente che ricorda qualcosa di demoniaco.
Serve una rivoluzione copernicana dell’immagine femminile, la cancellazione del femminismo becero e sessantottino, sostituito dalla riscoperta della donna con tutte le sue peculiarità, complementari a quelle maschili.
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato “Prolife insieme”
Www.prolifeinsieme.it
