Madre Teresa, la vera storia di una vita vissuta per gli ultimi

Egregio Direttore,
vorrei cortesemente  replicare all’ articolo” Mother: Madre Teresa secondo Noomi Rapace alla Mostra di Venezia”.    other, la recensione del film con Noomi Rapace su Madre Teresa di Calcutta
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Il film,Teresa – la madre degli ultimi è arrivato alla mostra del cinema di Venezia, interpretato da Noomi Rapace, che nella pellicola è stata diretta dalla regista Mitevska, di nazionalità macedone come la stessa Madre Teresa. Con questo film, che a sentire le recensioni offre una prospettiva sulla Santa di stampo diverso rispetto alle tradizionali biografie, dipingendola come una donna ribelle,volitiva,fragile e contraddittoria, si è cercato di fare, a parer mio, quanto, molti anni fa successe con il film” L’ ultima tentazione di Cristo” perché “osa guardarla non dall’altare”, ma nell’imbarazzante tentativo di renderla più umana, “dal basso, cioè dalla carne, dalle contraddizioni”.
La pellicola,lasciando sullo sfondo l’immensità della sua opera, si concentra invece su elementi di finzione che hanno lo scopo di dipingere Madre Teresa come una donna attraversata da dubbi, in lotta contro il patriarcato maschile, le istituzioni religiose, nonché ” una figura problematica, attraversata da ombre, debolezze, desideri di potere e aspirazioni di libertà! Ne è venuto fuori un ritratto grottesco che non corrisponde assolutamente al capolavoro di santità e umiltà quale Madre Teresa era, spesasi per tutti allo scopo di salvare la vita e con essa, la possibilità della vita eterna.                                    Tralasciando la definizione di punk, riferita al suo ritratto, trovo oltraggioso questo tentativo di travisare la storia da parte di una sua connazionale che non rende certo merito al personaggio di Madre Teresa, che definisce icona,  ponendola in risalto per riattizzare le solite battaglie femministe, come la parità di genere, la lotta contro il patriarcato maschile e addirittura il diritto all’ aborto. Se ne accenna anche riferendosi alle attuali guerre, dimenticando però di riconoscere che l’aborto, cioè l’ uccisione di bambini piccolissimi nel grembo della madre, è proprio la causa di tutte le guerre, come la Santa diceva.
Consiglio a coloro che hanno realizzato il film di andarsi a leggere la vera storia della sua vita, nella speranza di trarre insegnamenti orientati verso il vero bene dell’ uomo e non un certo clamore.
Cordialmente.

Maria Cariati per il Comitato Prolife Insieme
http://www.prolifeinsieme.it