Egregio Direttore, chiedo cortesemente di replicare alle affermazioni contenute in questo articolo https://www.9colonne.it/513377/aborto-sportiello-m5s-italia-sta-facendo-passi-indietro
L’ otto marzo e il 25 novembre da calendario sono giornate dedicate alle donne.
Queste ricorrenze hanno significati profondi ed affondano le loro radici nel ricordare le lotte delle donne per i loro diritti e per celebrare la violenza che molte donne subiscono finanche a perdere la vita.
Numerose sono state negli ultimi anni le vittorie delle donne che le vedono protagoniste in molti campi, da quello politico a quello scientifico ecc
Le donne hanno conquistato il loro posto nella società e ricoprono ruoli che, solo fino qualche decennio fa, era difficile solo immaginare e spesso le loro prestazioni superano quelle dei colleghi maschi.
Il bilancio è positivo ed è destinato a crescere, perché le donne saranno sempre più protagoniste del loro tempo ricoprendo ruoli sempre più importanti.
Ma, secondo l’onorevole Sportiello, ci sono ancora dei buchi neri da colmare e questi riguardano la famigerata legge 194, ossia la legge che ha introdotto in Italia il diritto all’aborto.
Troppi obiettori di coscienza tra gli operatori sanitari, troppo pochi consultori e questi pochi sarebbero, sempre secondo Sportiello, invasi da operatori provita che farebbero carte false pur di fare desistere una donna dall’uccidere il proprio figlio nel ventre.
Questi antiabortisti sarebbero ovunque, disseminati nelle scuole, nei consultori, negli ospedali a fare la loro “sinistra propaganda”.
Le statistiche parlano in realtà di incremento dell’ivg negli ultimi anni, se si prende in considerazione anche l’interruzione chimica, con la somministrazione della RU486.
La “pasionaria” Sportiello che difende a spada tratta i diritti delle donne forse ha idee un po’ confuse riguardo a questo tema.
Vorrei ricordare a Sportiello che gli antiabortisti ( come li chiama lei) non hanno libero accesso nei consultori, nelle scuole ecc.
Il loro lavoro è frenato, giudicato, ostacolato in ogni modo dalle strutture. Lavoro peraltro previsto dagli articoli 1 e 2 della l. 194.
Chi crede che la vita sia vita dal concepimento e che quindi vada salvata, tutelata da subito ha la strada sbarrata.
L’ onorevole Sportiello esprime dissenso anche per l’obiezione di coscienza.
Vorrei ancora ricordare a Sportiello che l’obiezione di coscienza è prevista dalla legge 194 e consente agli operatori sanitari di decidere di non eseguire interventi che sono in contrasto con i propri valori e principi, tranne nei casi in cui sia compromessa la vita della madre.
La legge 194 dovrebbe essere rispettata in tutti i suoi articoli, visto che l’articolo 1 e l’articolo 2 prevedono di cercare di fare “superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza”.
La legge 194 non ha liberato le donne così da poter scegliere se far nascere o meno il proprio figlio.
Ha legalizzato l’omicidio favorendo una strage di innocenti, permessa e spesso caldeggiata da chi non ha a cuore il bene della donna.
Si fa un gran parlare di diritti, il diritto di decidere se fare nascere un bambino o impedirglielo.
Un diritto effimero che prevale sul diritto del più debole che andrebbe tutelato, al quale invece viene impedito di nascere.
Penso che, oltre a celebrare i diritti delle donne in campo sociale, il diritto alla non violenza sulle donne, bisognerebbe istituire anche la giornata del diritto alla vita nascente.
Angela D’Alessandro
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it