Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente diritto di Replica a Affari Italiani https://www.affaritaliani.it/milano/fuori-preti-scuole-mutande-manifestazione-milano-957568.html
“Fuori i preti dalle nostre scuole e dalle nostre mutande”: la manifestazione a Milano.
Così parlarono quelli tolleranti, i democratici, quelli per la libertà di scelta, libertà sì ma a senso unico. Chiunque porti una voce che non è conforme al loro pensiero deve essere bandita. Ma questa non è censura?
Certo, perché questi gruppi che tanto “odiano” i preti e i valori cristiani che, sottolineo, sono basati sulla tutela della dignità umana di ciascun individuo, in realtà hanno fatto della loro autodeterminazione un vero e proprio dogma, diventando peggio di quei “bigotti medievali” che loro tanto combattono.
Un cortocircuito di idee che si contraddicono tra loro a tal punto da essere non solo ridicole ma peggio ancora irriverenti.
Innanzitutto, a scuola non si dovrebbe parlare di mutande, come squallidamente riporta lo slogan di questa manifestazione: i nostri figli meritano di più! I bambini meritano il rispetto della loro innocenza e i giovani hanno fame di grandi ideali.
Le donne che si definiscono transfemministe sono davvero in lotta con sé stesse, tanto da mettere a rischio la serenità dei propri figli?
Citando le loro parole su Instagram: “Educazione laica, transfemminista, antirazzista ed antisessista” ricordo che laica non è sinonimo di atea, bensì significa letteralmente personacredente ma non consacrata; che “ transfemminista “ rischia di svuotare l’enorme valore della figura della donna nella nostra società e che, le definizioni di antirazzista e antisessista , non portano a valorizzare le meravigliose differenze tra etnie, tradizioni e tra le differenze sessuali che evidenziano l’unicità di ciascun individuo.
A chi parla di educazione scolastica senza sapere il significato delle parole, propongo di ritornare tra i banchi di scuola prima scendere in piazza a manifestare.
Manuela Ferraro
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it