L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo ( Nelson Mandela)

L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo ( Nelson Mandela)

Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente diritto di replica all’articolo https://www.arezzo24.net/notizie/politica/educazione-allaffettivita-nelle-scuole-un-antidoto-contro-la-violenza-di-genere/
MA DAVVERO si crede che per rafforzare la conoscenza di sé, sostenere l’autostima, promuovere relazioni sane, prevenire il bullismo, le discriminazioni e la violenza di genere serva introdurre l’educazione sessuo-affettiva come materia scolastica?

“Questo dovrebbe essere lo strumento che farebbe
crescere giovani liberi da stereotipi”
(Cit. Arezzo 24)

Quali stereotipi? Lo stereotipo maschile che non dovrebbe più rispondere a certi canoni ma divenire fluido?
La stessa cosa dovrebbe valere pure per la donna anche lei fluida?

NASCERE MASCHIO O FEMMINA risponde a determinate caratteristiche definite chiaramente alla nascita.
Il maschio dispone di un membro con determinate peculiarità e la femmina di una vagina anatomicamente formata per accogliere il membro maschile e tutto ciò con un obiettivo preciso: permettere alla specie umana di riprodursi.
Se per fluido, esente quindi da stereotipo, si intende qualcosa non dotato di forma propria, ebbene, nel caso di un maschio e di una femmina questo termine non si può usare.
Nel caso di maschio e femmina il sostantivo “stereotipo” viene usato a ragione in quanto maschi e femmine sono portatori di caratteristiche che li distinguono senza ombra di dubbio.
Quando nasce un bambino per capire se è maschio o femmina si guardano i genitali e di solito il sesso orienta anche i genitori sulla scelta del nome.

SECONDO ALCUNI la scuola dovrebbe “farsi carico del percorso educativo, (addirittura fin dalla scuola dell’infanzia), che tenga insieme “affettività, parità di genere …per accompagnare i bambini nella crescita…”
“Questo percorso è un diritto sancito dall’ art.6 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.” (Cit Arezzo 24)

L’art 6 della Convenzione ONU oltre al resto, riconosce il diritto di bambini e adolescenti di crescere in modo sano e sicuro protetto da sfruttamento ed abusi.
Anche quindi da certe informazioni, magari date in momenti in cui i bambini non sono ancora pronti per riceverle.
E a questo punto tale “imposizione” diventerebbe abuso.
Un sopruso che potrebbe danneggiare chi lo riceve.

PERCHÉ la scuola dovrebbe insegnare il rispetto, rafforzare l’ autostima, prevenire la violenza di genere introducendo l’educazione sessuo-affettiva?
Da sempre gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, partendo quindi dalla scuola dell’infanzia, hanno come obiettivo trasversale l’educazione al rispetto, a rafforzare l’autostima, a prevenire la violenza.
E lo fanno utilizzando materiale didattico specifico e adatto all’età anagrafica degli alunni.
Con i bambini della materna, usando storie con contenuti mirati per raggiungere gli obiettivi sopra citati e così via per la primaria e le secondarie di primo e secondo grado.

https://share.google/57xl5RW0o3NpZRkxC
Raccolta di fiabe e favole che parlano di rispetto rivolte ai più piccoli.

Per i più grandi della scuola primaria c’è un classico bellissimo che parla di stima verso gli altri che è “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery.
Per proseguire con “L’ amico ritrovato” che esplora temi come l’amicizia e la gentilezza.
Oppure testi quali “Cuore” di de Amicis e “I ragazzi della via Pal” di Molnar che illustrano il rispetto e la lealtà nel contesto scolastico.
Per la secondaria di secondo grado esistono opere superbe come “Lisistrata” di Aristofane che veicola un messaggio pacifista criticando gli orrori della guerra attraverso l’astuzia e la determinazione femminile, o “La locandiera” di Goldoni che affronta il rispetto verso le donne.
Alcuni insegnanti utilizzano anche articoli di cronaca presi da vari quotidiani.
A quale scopo quindi parlare di sesso a scuola?
Per fare sì che le violenze di genere diminuiscano?

IN SVEZIA, Germania, Francia, Danimarca, Finlandia e Paesi Bassi i programmi di educazione sessuale a scuola sono obbligatori ed integrati nei curricoli.
Però la violenza non è diminuita anzi, secondo gli ultimi dati statistici, è in aumento.
Non è parlando a scuola di sessualità, dando informazioni specifiche che si arriva ai nobili obiettivi desiderati.
Soprattutto se queste informazioni vengono date a bambini o ragazzini che ancora non hanno raggiunto l’adeguato grado di maturità necessaria per recepire i contenuti in modo corretto.
Per quanto riguarda l’educazione sessuale agli alunni delle superiori è importante che anche le famiglie siano coinvolte.
I temi sono troppo delicati e sensibili per non essere condivisi.

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.”
Nelson Mandela

E questo la scuola sta provando a farlo da sempre con gli strumenti che ha a disposizione come la cultura, libera da pregiudizi, mirando sempre a trarre il meglio dalle menti degli studenti.
Per questo motivo l’indottrinamento ideologico deve restare fuori.

Angela D’Alessandro
Prolife insieme
www.prolifeinsieme.it

https://www.arezzo24.net/notizie/politica/educazione-sessuo-affettiva-nelle-scuole-la-replica-di-prolife-insieme-non-si-previene-la-violenza-parlando-di-sesso-ai-bambini/