Oggetto: Orizzonte Scuola: Murelli (Lega): “Nessun divieto a scuola per affrontare temi LGBTQ”.
https://www.orizzontescuola.it/murelli-lega-nessun-divieto-a-scuola-per-affrontare-temi-lgbtq/
On. Senatrice,
scusi il disturbo.
Si legge che esisterebbero“teorie gender estremiste”, ma nella realtà l’intera teoria gender è un falso, che ha drammatico impatto sulla società, in particolare quando attivisti pregni di questa mortifera ideologia possano agire su bambini e su adolescenti permeabili acriticamente da ogni insegnamento, e addirittura suscettibili di plagio.
La teoria gender non si basa su conoscenze di fisiologia medica, bensì è stata inventata inseguendo presupposti filosofici da Judith Butler, laureata in filosofia, docente di retorica e letterature comparate presso l’Università di Berkeley in California, e ripresa da Teresa De Lauretis con la Teoria queer, che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.
Questa ideologia pretende quindi che il genere sessuale possa essere de-costruito dal singolo soggetto, il quale potrebbe modificare nel tempo a suo piacimento la sua identità sessuale. Ma il termine de-costruito richiama patologie come la schizofrenia!
La natura binaria dei sessi, maschile oppure femminile, non avrebbe bisogno di essere dimostrata, non è parte di una ideologia o della sola cultura cattolica, bensì è attestata dall’American College of Pediatricians (Gender ideology harms children L’ideologia gender danneggia i bambini https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children) (in allegato) e da femministe come Germaine Greer e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.
L’esplosione di tali fenomeni, il dilagare da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie. (cfr ad esempio: Jennifer Bilek: Transsexual Transgender Transhuman: Dispatches from The 11th Hour. Pinifex Press 2024)
La teoria gender è stata giustamente definita la “lobotomia moderna”. (1)
Psicologi e pedagogisti che lanciano l’allarme: «Questo divieto è un disastro», dimostrano ignoranza o malafede. Essi prescindono totalmente dalla realtà sperimentata presso i Paesi dove la cosiddetta educazione sessuale ed affettiva scolastica è stata imposta da più di 70 anni. Essa espone i bambini a sessualizzazione precoce, li induce ad interessarsi alla pornografia, alla quale purtroppo internet offre facile accesso con conseguenze perniciose a qualsiasi età. Pornografia, prostituzione, droga sono poi strettamente collegate: il mercato della pornografia attira e sfrutta, con enormi introiti, giovani uomini e giovani donne che si prostituiscono, anche per accedere alla droga: tanti di questi infelici chiudono la loro triste esistenza col suicidio.
E’ il cosiddetto Paradosso Nordico: la Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, ed è anche il paese in cui almeno il 30% delle donne lamenta violenze domestiche. Questi dati poissono essere ottenuti on-line anche da siti femministi come Cosmopolitan. I tassi di violenza sulle donne più alti si riscontrino nei Paesi (considerati) cosiddetti più sviluppati, come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, con punte inquietanti negli ultra-moderni, ultra-civili Stati del Nord: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca. In Italia in base ai dati 2021 il primato delle violenze sessuali spetta proprio alla avanzatissima Emilia Romagna. (2) (3) (4)
Quali interessi personali, di carriera, di pubblica ribalta, di stipendi si nascondono dietro l’interessamento di tanti psicologi e pedagogisti? Quanti fondi pubblici attirano per loro uso e consumo? Gino Cecchettin poi, avendo a suo unico “titolo di esperto” il fatto di non aver saputo vegliare sulla povera figlia, come ben si esprime la giurista Elisabetta Frezza, è “diventato un influencer a causa di un lutto personale”, e vi ha “eretto sopra una fondazione, viene investito dal nulla del potere di rieducare i figli degli altri”. (5)
Qualsiasi trattato di criminologia riporta che la pubblicità data ad un certo tipo di crimini incentiva presso menti malate la ripetizione imitativa dei medesimi crimini. Il mantra dei femminicidi, orchestrato dai sinistri, serve soltanto ad incentivarne il numero.
Il “modello CSE – Comprehensive sexuality education (educazione sessuale estensiva o olistica)” dell’ONU ovvero le “raccomandazioni internazionali”di OMS e di UNESCO e del BZgA Bundeszentrale fur Gesundheitliche Aufklarung Centro federale per l’Educazione alla Salute https://whocc.bioeg.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_GuidanceImplementation_Italian.pdf riportano: “gioco del dottore” per i bambini più piccoli, “prime esperienze sessuali e contraccezione” per età 9-12 anni, con solerti spiegazioni riguardo ad “età per il consenso legalmente valido ai rapporti sessuali, fare esperienze sessuali protette e gratificanti; procurarsi e utilizzare correttamente preservativi e contraccettivi i” per età 12-15 anni;, immancabilmente “gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali) ed infertilità, aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza, fallimento della contraccezione” per età 15 anni e successivi. In altri termini si promuove la sessualizzazione precoce, che espone bambini ed adolescenti a grooming (adescamento) e ad ogni altra esperienza negativa.
Il documento non reca nomi e qualifiche dei 20 autori (15 donne e 5 uomini) che figurano in una fotografia), riporta però la fattiva ed estesa partecipazione di IPPF International Planned Parenthood Federation: Planned Parenthood, organizzazione privata attiva nel diffondere contraccezione, ma soprattutto nel praticare aborti e nel promuovere il cosiddetto “cambio di sesso” (impossibile biologicamente), dai quali ottiene proventi miliardari. Nel settembre 2021 Grégor Puppinck e Kouis-Marie Bonneau hanno pubblicato un rapporto dal titolo “Il finanziamento degli esperti dell’ONU in seno alle procedure speciali del Consiglio per i diritti umani” dell’ONU (UNHRC). Finanziamenti giungono dalla Ford Foundation, dalla Susan Thompson Buffet Foundation, dalla Open Society Foundation di Soros, che intreccia i suoi interessi con il Center for Women’s Global Leadership, e selezionano esperti legati agli interessi di tali Foundations.
Si fa pubblicità alla doppia contraccezione: la femminuccia deve assumere la pillola anticoncezionale e pretendere che il ragazzo usi il preservativo. Non soltanto si riduce la cosiddetta educazione sessuale non alla costruzione responsabile di rapporti rispettosi di sé e dell’altra persona, bensì alla disinvolta fruizione di rapporti sessuali anche in età precoci o precocissime, cosicché più facilmente si verificano nell’animo degli adolescenti sentimenti di insufficienza e di disorientamento, si spingono cioè questi adolescenti verso la disforia di genere.
Si aggiunga che i profilattici o almeno numerosi di essi risultano permeabili ai virus, cosicché non costituiscono reale protezione rispetto a malattie virali sessualmente trasmesse, AIDS compreso, neppure quando siano perfettamente integri. La somministrazione di ormoni contenuti negli anticoncezionali femminili è tutt’altro che scevra di rischi, in primis quelli cardiovascolari, e può anche interferire con il normale sviluppo puberale.
Ciliegina sulla torta della cosiddetta educazione sessuale è il rilievo statistico che i paesi dove essa è stata ampiamente diffusa attraverso i programmi scolastici, da anni registrano incremento, e non certo riduzione, di malattie sessualmente trasmesse, di gravidanze indesiderate, di procurato aborto in giovanissime
Se proprio oggi si assiste all’incremento di varie forme di violenza (dalla predazione sessuale sui minori alla violenza sessuale sino allo stupro, dal bullismo al cyberbullismo, dal mobbing alla induzione al suicidio), la conseguenza logica è che la violenza deriva ed è incentivata proprio dalla continua, reiterata insistenza su questi temi, che veniva affrontati nell’ambito delle relazioni familiari, che costituivano la normale educazione in una società ben ordinata e responsabile, che non sentiva e non aveva nessuna necessità di corsi specifici e di psicologi. [approfondimento in (6)]
L’Italia, distaccandosi dall’andazzo dei Paesi che hanno sperimentato e continuano a sperimentare il fallimento delle loro politiche di sessualizzazione precoce, può costituire esempio trainante per una sana inversione di tendenza.
Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
1) Vincenzo Moggia: La lobotomia moderna e i suoi propagandisti involontari. 24.07.2025
https://www.lafionda.com/rainbow-pill-la-lobotomia-moderna-e-i-suoi-propagandisti-involontari-1/
2) Luca Ricolfi: Il primato del Nord. Cosa dicono i numeri sulla violenza di genere. 01.09.2023 https://www.ilmessaggero.it/editoriali/primopiano/stupri_violenze_di_genere_primato_nord_numero_luca_ricolfi-7604501.html
3) Domenico Bonvegna: Nella “tollerante” Svezia il triste record di femminicidi e stupri. 28.11.2023 https://www.destra.it/home/nella-tollerante-svezia-il-triste-record-di-femminicidi-e-stupri/
4) Family Watch: The World Health Organization Exposed: Abortion, Sexual Rights and CSE. Aprile 2020
5) Elisabetta Frezza: Educazione sessuale a scuola. La storia(ccia) infinita. 16.05.2025 https://www.lafionda.org/2025/05/16/educazione-sessuale-a-scuola-la-storiaccia-infinita/
Da cui si riporta: La sorella per bene dell’educazione sessuale: l’educazione alle relazioni
Ma oltre alla storia antica c’è anche la storia moderna, e quella contemporanea. Già un annetto e mezzo fa, sull’onda del fatto di cronaca nera politicamente più strumentalizzato del secolo, il ministro aveva lanciato il nuovo brand “educazione alle relazioni” con il signor Gino Cecchettin in veste di testimonial, e alla regia un creativo triumvirato formato da una suora, una lesbica e un’altra signora (se ne può leggere qui: https://www.renovatio21.com/il-ministro-la-concia-la-suora-il-circo-della-scuola-tradita/). Poi la cosa era talmente ridicola che, sommerso dai fischi, il progetto ha dovuto battere in ritirata. Ma, com’era prevedibile, solo per prendere tempo e riorganizzarsi meglio. Nel mentre infatti il signor Cecchettin si è fatto fondazione, e ha siglato un protocollo di intesa con il ministero dell’istruzione e del merito. E in questi giorni apprendiamo dall’Ansa che dal prossimo anno in tutte le scuole italiane partiranno i corsi della Fondazione Cecchettin, il cui fondatore ci informa che «serve un nuovo modello maschile, più femminista e meno alfa» sicché, dall’alto dei suoi titoli e delle sue nuove cariche, detta l’agenda: «Vorremmo iniziare in età prescolare e con le prime elementari per insegnare alle bambine e ai bambini ad evitare gli stereotipi e a dire fine alla violenza contro le donne». Tradotto: vorremmo iniziare in età prescolare a inculcare alle bambine la diffidenza e il disprezzo per i maschi, a meno che questi non siano adeguatamente svirilizzati; a inculcare nei maschietti il senso di colpa per il peccato originale della propria stessa natura. In modo che le prime si sentano legittimate a tramutarsi in virago inquisitrici; che i secondi abbraccino lo status di eunuco, o in alternativa reprimano ermeticamente la propria indole (col rischio concreto a un certo punto di esplodere e combinare guai).
Quindi, se da una parte il ministro ci dice di voler ridimensionare l’orgia incontrollata della educazione al sesso e al gender subordinandola all’autorizzazione dei genitori, dall’altra parte spalanca le porte delle scuole di ogni ordine e grado all’educazione al pensiero di Gino Cecchettin nobilitandolo sotto l’etichetta di «educazione al rispetto per la donna e a relazioni corrette» che viene così inserita «per la prima volta come vero e proprio obiettivo di apprendimento, obbligatorio per tutti, nelle nuove linee guida sulla educazione civica», visto che «non ha nulla a che vedere con le teorie sulla sessualità». Sic.
Tra l’altro, mentre il ministro ci dice anche che i soggetti esterni autorizzati a intervenire su argomenti sensibili come la sessualità devono obbligatoriamente essere muniti «di idonei requisiti di professionalità scientifica e accademica», nello stesso tempo un signore il cui unico titolo è quello di essere diventato un influencer a causa di un lutto personale, e di averci eretto sopra una fondazione, viene investito dal nulla del potere di rieducare i figli degli altri su argomenti altrettanto sensibili (cui però è stato dato un altro nome), secondo il suo personale verbo. E fin dall’asilo. Giusto? Abbiamo capito bene?
6) ) Sessualizzazione precoce e grooming o ed.sessuale? 11.02.2025 https://prolifeinsieme.it/?s=Sessualizzazione+precoce+e+grooming+o+ed.sessuale%3F%28prima+parte%29&et_pb_searchform_submit=et_search_proccess&et_pb_include_posts=yes&et_pb_include_pages=yes
Gender ideology harms children L’ideologia gender danneggia i bambini
Documento dell’ American College of Pediatricians
(testo completo, pubblicato marzo 2016, aggiornato settembre 2017 in: )
https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children
1. La sessualità umana è biologicamente ed oggettivamente binaria: “XY” e “XX” sono marcatori genetici di maschio e femmina rispettivamente – non marcatori genetici di un disturbo.
2. Ognuno nasce con un sesso biologico. Il genere (consapevolezza e senso di sé stessi come maschio o femmina) è un concetto sociologico e psicologico. La consapevolezza di sé stesso come maschio o femmina si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi di sviluppo, può essere deviata da percezioni soggettive, da relazioni e da esperienze avverse di un bambino dall’infanzia in avanti. Le persone che si identificano come “sentirsi come il sesso opposto” o “da qualche parte nel mezzo” non costituiscono un terzo sesso. Rimangono uomini o donne biologici. 2,3,4.
3. La convinzione di una persona di essere qualcosa che non è, nella migliore delle ipotesi, è un segno di pensiero confuso. Questi bambini soffrono di disforia di genere.
4. La pubertà non è una malattia e gli ormoni che bloccano la pubertà possono essere pericolosi. Reversibili o no, gli ormoni che bloccano la pubertà inducono uno stato di malattia – l’assenza di pubertà – e inibiscono la crescita e la fertilità in un bambino precedentemente biologicamente sano. 6
5. Il 98% dei ragazzi e l’88% delle ragazze che soffrono di disforia di genere accettano il loro sesso biologico dopo aver attraversato naturalmente la pubertà. 5
6. I bambini prepuberi con diagnosi di disforia di genere, i quali vengono sottoposti a trattamenti ormonali bloccanti della pubertà, avranno necessità di ormoni sessuali incrociati (cioè dell’altro sesso) nella tarda adolescenza per continuare a impersonare il sesso opposto. Questi bambini non saranno mai in grado di concepire bambini geneticamente correlati nemmeno attraverso la tecnologia riproduttiva artificiale. Inoltre, gli ormoni sessuali incrociati (testosterone ed estrogeni) sono associati a notevoli rischi per la salute, inclusi malattie cardiache, ipertensione, trombosi ematica, ictus, diabete, cancro.
7. Le percentuali di suicidio sono quasi venti volte più elevate tra gli adulti che usano ormoni sessuali incrociati e si sottopongono a un intervento di riassegnazione sessuale. Tali percentuali sono state registrate in studi a lungo termine anche in Svezia. 12
8. Condizionare i bambini a credere che una vita di imitazione chimica e chirurgica del sesso opposto sia normale e salutare è abuso di minori. Sostenere la discordanza di genere attraverso l’istruzione pubblica e le politiche legali confonderà bambini e genitori, cosicché un maggior numero di bambini verranno portati a “cliniche di genere” dove riceveranno farmaci che bloccano la pubertà. Questo trattamento garantisce che praticamente “sceglieranno” una vita di ormoni sessuali cancerogeni e variamente tossici, e probabilmente da giovani adulti richiederanno mutilazioni chirurgiche non necessarie di parti sane del loro corpo.
Dott. Luciano Leone. Medico pediatra
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it