L’educazione sessuale come materia veramente necessaria?

Egregio Direttore,
Chiedo di poter replicare all’articolo https://www.rovigo.news/leducazione-sessuale-deve-partire-dalla-scuola-lintervento-di-vanni-borsetto-dopo-le-parole-dellassessora-mantovan/
NON SI CALMANO gli animi sul tema “educazione sessuale” a scuola.
Ormai l’ orizzonte scuola pare diventato un ring in cui ci si scontra a suon di “scazzottate”.
Gli spiriti sono più che mai accesi ed ognuno rivendica le proprie idee.
A prevalere però in queste diatribe dovrebbe essere il buon senso.
L’educazione affettiva e sessuale deve restare in primo luogo compito della famiglia.
Un tema tanto delicato deve essere affrontato dai genitori e non dallo Stato.
Il dovere della scuola e delle istituzioni pubbliche deve essere semmai di sostegno ed accompagnamento alle famiglie e non quello di subentrare ad esse.
I figli sono dei genitori non dell’ideologia dominante.

USARE LA SCUOLA in sostituzione dei genitori significa oltrepassare i limiti istituzionali della scuola stessa.
Secondo l’opinione di molti, l’introduzione della sessualità come materia curricolare, potrebbe fornire linee guida per favorire una maggiore conoscenza del proprio corpo, tutto ciò per arrivare a relazioni sane, liberando i giovani da stereotipi e prevenendo atti di bullismo, di discriminazione e di violenza di genere.
Questo però si realizzerebbe sottraendo ore alle discipline curricolari, già così penalizzate dai tantissimi problemi che la scuola ogni giorno si trova ad affrontare e privando gli alunni di un loro diritto fondamentale e sacrosanto che è l’istruzione, la cultura .

È opportuno proporre argomenti delicati come la sessualità ad una platea di ragazzi eterogenea che ha tempi e modi di crescita diversi?
Non tutti infatti sono pronti ad elaborarne correttamente i contenuti.
Tanti sono infatti gli aspetti che compongono la personalità, da quelli biologici, sociali a quelli culturali e non si può non tenerne conto.

IN UNA SOCIETÀ COME LA NOSTRA la scuola può fare ben poco in questo senso.
Veniamo infatti bombardati ogni giorno da messaggi subliminali contenenti allusioni a sfondo sessuale e violento.
Dal Cinema alla pubblicità al parlato comune.
Affermare poi che fare diventare la sessualità materia di competenza scolastica per usarla come arma al fine di arginare la violenza di genere è convinzione erronea.
Lo smentiscono Paesi come la Svezia, la Germania, la Francia, la Danimarca, la Finlandia e i Paesi Bassi dove, nonostante i programmi di educazione sessuale siano obbligatori ed integrati nei curricoli, la violenza non è diminuita anzi, secondo gli ultimi dati statistici è aumentata.
L’educazione al rispetto, al rafforzamento dell’autostima, alla prevenzione della violenza sono da sempre obiettivi trasversali nell’insegnamento.
I testi ed il materiale didattico ad uso scolastico in generale e adattato all’età dell’utente sono da sempre vettori di tale nobile finalità.

A CHI ANDREBBE AFFIDATO un compito così difficile e delicato? Con quale selezione? Con quale modalità?
Alla presenza di un genitore o nella libertà di parlare alla classe passando idee che magari non tutti condividono?
Il rischio dell’indottrinamento ideologico, detto questo, non va sottovalutato e la scuola non deve farsi cassa di risonanza dell’ideologia.
L’obiezione che alcuni sollevano è che se non tutti i genitori danno il consenso ad assistere a tali lezioni ci potrebbe essere il rischio che metà classe non si avvalga della disciplina.
Questo è lo stesso problema che affronta chi insegna religione e che si è risolto.

IL RUOLO PRINCIPALE della scuola è quello di trasmettere la bellezza del sapere e del conoscere per formare cittadini liberi, culturalmente preparati ad affrontare le sfide della vita.
Uomini e donne con intelligenza critica e con spirito di discernimento, disposti a mettersi in gioco per il bene comune senza condizionamenti politici ma liberi.
L’ideologia deve restare fuori dalla scuola la quale deve restare campo neutro.

“Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto di giganti”
( Karl Kraus)

Lo scopo della cultura è proprio questo, dare a tutto il giusto peso.
E la scuola per ciò è in prima linea.

Angela D’Alessandro
Prolife insieme
www.prolifeinsieme.it

https://www.rovigo.news/educazione-sessuale-a-scuola-il-comitato-pro-life-replica-tema-delicato-responsabilita-alle-famiglie/

https://www.facebook.com/100063667973655/posts/pfbid02JEWyxYtt83fCeEKgd9QrPhscP4nuFp68gNiZ4BoRicXjDu6PRChEc8wCu3da2xgdl/?