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*DOVE SONO LE FEMMINISTE? DALLA STESSA PARTE, SEMPRE E PER SEMPRE*
Da quale parte stanno le femministe?
Dalla parte dei più fragili, degli innocenti, di quelli che non possono difendersi da soli?
Non mi risulta.
Le femministe stanno dalla parte di chi urla nelle piazze, di chi si ribella contro il patriarcato (anche se è da mo’ che in Italia non esiste più), di chi protesta – talvolta anche con violenza e non solo verbale – contro chi la pensa diversamente da sé (alla faccia della democrazia) e soprattutto dalla parte di chi VOTA!
Certo l’ideologia femminista è un bel bacino di voti per politici golosi di consensi.
Non è importante se poi il femminismo prende una deriva estrema e si trasforma in transfemminismo, dove la definizione di donna viene volutamente cancellata.
“Cosa è una donna? Che domanda difficile!” molti soggetti vestiti o meglio svestiti in tinte “arcobaleno”, unicorni, lupi sadomaso rispondono in questo modo confuso nelle piazze dei pride. Nessuno sa più cosa sia una donna. Ma poi ecco arrivare finalmente la risposta illuminante: “una Donna è chi si sente donna”, ma che succede se poi il giorno dopo si sente di nuovo un uomo, poi un cavallo, un coniglio, un albero e via così all’ infinito?
Ecco a questo punto, dopo aver messo tutti il cervello in OFF, qualsiasi DESIDERIO diverrà realtà proprio come nelle favole, ma se il desiderio è “marcio” ovvero dettato solo dal nostro egoismo, la favola si trasformerà presto in un film horror: siamo così destinati a diventare le tristi caricature di noi stessi, passando la vita a bramare dei “diritti” che in realtà ci condannano a combattere contro la nostra vera natura e quindi ci intrappolano nella nostra infelicità.
Oggi in questa inesorabile deriva sociale, noi del Comitato “Prolife Insieme” non ci domandiamo “dove sono le femministe”, a noi non interessano le etichette, ma ci chiediamo DOVE SONO LE DONNE?
Quando parlano di DIRITTO ALL’ABORTO che è sempre una tragica sconfitta per la società intera poiché è la soppressione della vita della creatura più indifesa (oggi in UK si parla addirittura di estenderlo fino alla nascita) e i padri vengono completamente esclusi da questo dono che deve essere anche una loro grande responsabilità:
DONNE DOVE SIETE?
Quando parlano di UTERO IN AFFITTO, con figli acquistati a catalogo con “pedegree” genetico, etnico e sanitario, trasformando il frutto del grembo della madre in un OGGETTO di compravendita:
DONNE DOVE SIETE?
Quando uomini vestiti in abiti provocanti da donna si insinuano nelle scuole per parlare di cambio sesso ai vostri figli già dall’ asilo violando la loro sacrosanta innocenza, cosa che nessuno potrà mai restituirgli:
DONNE DOVE SIETE?
Quando un uomo viene ucciso dalla propria compagna, si perché non esiste né femmicidio né maschicidio, esiste solo L’OMICIDIO e tutti dovremmo essere uniti e fermi nel condannare questo gesto sempre, solo così saremo credibili per le nuove generazioni:
DONNE DOVE SIETE?
Quando si parla di DIRITTO DI EUTANASIA, creando la cultura dello scarto “umano” che promuove l’eliminazione dei più deboli, fragili, anziani, malati, handicappati:
DONNE DOVE SIETE?
A tutte le donne che non fuggono davanti a questi grandi interrogativi e vogliono essere parte attiva nella società per difendere la Vita e la dignità umana, noi di “Prolife Insieme” diciamo un grande GRAZIE!
Il cambiamento quello profondo non avviene attraverso grandi manifestazioni di piazza con bandiere che cambiano con il cambiare del vento, bensì attraverso la perseveranza del nostro impegno giornaliero di donne in famiglia, al lavoro, nel sociale.
Ogni singolo SÌ ALLA VITA è solo una goccia, ma di un valore infinito.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme
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