Non si può negare che l’Italia sia una nazione sempre più popolata da anziani.
Il 24,3%, circa un quarto della popolazione, ha 65 anni o più.
L’ Italia è considerata uno dei Paesi europei più anziani, tanto da essersi resa necessaria una legge, la l. 33/23 pensata per venire incontro alle nuove necessità sociali.
Una società quindi reinventata a misura di anziani che preveda il potenziamento dei servizi domiciliari, delle pratiche di fisioterapia, di aiuti insomma indispensabili a chi ha sulle spalle tanti anni e parecchi acciacchi.
https://share.google/BTI9oUVWOOUIqvNjM
Questo fenomeno vede come causa principale la bassa natalità contrapposta alla crescente longevità.
Le persone avanti con gli anni rappresentano certamente un importante tassello storico in quanto sono depositarie di saggezza e di esperienza da trasmettere ai giovani.
Mantengono viva la memoria sociale diventando veri e propri mentori per la collettività.
Il loro contributo è prezioso, oltre che a livello culturale, anche come risorsa pratica, economica e affettiva delle famiglie. Sono custodi delle tradizioni ed anche aiuto concreto per i figli ormai adulti.
UNA SOCIETÀ HA BISOGNO DI BAMBINI
Però una società per andare avanti ha bisogno di bambini i quali rappresentano il futuro e sono la speranza dell’umanità.
“Dove non ci sono bambini non c’è futuro” ha sottolineato il cardinale Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per la evangelizzazione dei popoli.
Nelle mani dei bambini sta infatti il futuro dell’umanità.
Noi abbiamo bisogno delle giovani generazioni perché incarnano il potenziale cambiamento, sono portatori di progresso sociale per avviare la costruzione di un mondo migliore. Una società senza bambini è una società destinata a morire.
Nel 2022 sono state segnalate in Italia 65.661 interruzioni volontarie di gravidanza dato però destinato a salire in quanto, con il ricorso all’aborto chimico, diventa difficile avere numeri esatti.
Quasi sei milioni di bambini mai nati in 44 anni: un’ecatombe!
Una vera strage di vittime alle quali è stato impedito di nascere per non perdere “diritti fondamentali acquisiti dopo anni di lotte…” così dichiara Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’autonomia, alla vigilia della ” giornata nazionale dell’aborto libero e sicuro” che si è svolta Domenica 28 settembre 2025.
Dimostrando con queste affermazioni di peccare di lungimiranza.
È FONDAMENTALE LA LUNGIMIRANZA IN POLITICA
Un politico non può non pensare al futuro.
Certe scelte devono mettere in conto che avranno inevitabili ricadute che potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine.
Una linea di condotta seria deve avere la capacità di guardare lontano nel tempo e prevedere le conseguenze future delle proprie scelte.
Questo aspetto manca a moltissimi attuali politici che tengono conto solo del presente.
Via libera quindi a “non abbassare la guardia sui diritti…”
Sarebbe opportuno invece poter avere LA GIORNATA NAZIONALE DELLA VITA NASCENTE in cui si celebra la vita.
Questa storia della GIORNATA NAZIONALE DELL’ ABORTO LIBERO E SICURO ha un che di sinistro e non mi riferisco alla linea politica ma all’ apparenza minacciosa e inquietante di questo evento che ha in sé un serio potenziale di sventura.
Cosa ci può essere di più disastroso di una società a cui è stato tolto il motore rappresentato dalle nuove nascite?
Senza la garanzia della continuità demografica, della crescita economica attraverso la forza lavoro, senza il rinnovamento culturale e senza il sostegno alle vecchie generazioni, negando anche la possibilità di dare la vita alle nuove?
Prima allora di parlare di diritti calpestati riferendosi a chi si batte per la vita, cerchiamo di valutare dove queste politiche ci stanno portando.
Si tenta di far credere che l’ aborto sia “l’extrema ratio”, l’ estremo rimedio, l’ ultima via d’uscita quando ogni altra possibilità è stata esaurita e non ci sono altre alternative.
MENTONO SAPENDO DI MENTIRE
Lo dimostra il fatto che fanno terra bruciata attorno a chi tenta di offrire soluzioni alternative, etichettando come bigotto oscurantista chi considera l’ aborto come l’ uccisione di un essere umano e non il TRIONFANTE RISULTATO DI LOTTE.
Un bambino concepito è il frutto vivo della fusione di cellule vitali e eliminarlo per garantire un diritto costituisce togliere a questo bambino il diritto di vivere a sua volta. Questa è la realtà!
Tutto il resto è il frutto di una società chinata su sé stessa che non riesce a guardare al futuro con occhi nuovi, occhi di speranza.
Angela D’Alessandro
Prolife insieme
http://www.prolifeinsieme.it