La scienza moderna al servizio dell’ideologia

Esiste un filo conduttore tra i cosiddetti novax e quelli che vengono chiamati gli “anti-scelta”?
Purtroppo nella nostra società odierna che si definisce inclusiva e che dice di combattere stigma, tabù e dogmi, vengono introdotte continuamente etichette squalificanti e riduttive per ingabbiare certi gruppi di persone che osano ragionare ancora con la propria testa.
La scienza “progressista” si rende schiava di un linguaggio ideologico basato su menzogne palesemente antiscientifiche, che crollano di fronte a semplici ragionamenti di buon senso e alla elementare osservazione della realtà.
Queste etichette rinchiudono la libertà di espressione in una gabbia del dissenso.
In questo pentolone magico definito “dissenso” vengono gettati tutti coloro che usano il ragionamento socratico e sono saldi nei valori della loro tradizione e della fede. Questi vengono maliziosamente associati ad altre categorie costruite ad hoc per poter volutamente screditare chiunque metta in dubbio il pensiero dominante.
Nell’acqua bollente della pozione ideologica contro il “dissenso”, i novax e gli anti-scelta si fanno buona compagnia con  rettiliani, terrapiattisti e cospirazionisti globali, ed ecco che come per magia si mette a tacere ogni possibile dubbio. Fine del dibattito, del dialogo, della relazione umana, in una parola guerra.
Chi parla muore, e purtroppo questo non è sempre solo un modo di dire, pensiamo a Charlie Kirk martire della libertà di espressione e di culto al quale vanno la stima e la preghiera del nostro Comitato Prolife Insieme.
Per trovare le assonanze tra i novax e gli anti-scelta è sufficiente togliere l’etichetta e vedere il vero volto di queste categorie di persone:

I novax

Spesso definiti egoisti e pericoloso sono essenzialmente persone che non accettano l’imposizione di trattamenti sanitari obbligatori, come previsto nell’ articolo 32 della nostra Costituzione che se si legge nella sua interezza, non come fanno spesso politici o giornalisti che estrapolano singole frasi dal contesto, ribadisce che i limiti della persona umana non vanno mai violati.

Gli anti-scelta

Si tratta principalmente di persone che sono contro la strumentalizzazione della legge 194/1978 che prevede l’offerta di aiuto alle madri per poter scegliere di accogliere la vita del loro bambino. Oggi questo aiuto viene proibito da molte amministrazioni perché definito come violenza contro la donna. Ma basterebbe ragionare per comprendere che nessuna scelta può essere libera se non si propone almeno una alternativa.
Ora, il fatto che queste categorie possano dare fastidio in una società che vive di slogan anche incoerenti tra loro, perché obbligano l’interlocutore a mettersi in discussione profondamente, non giustifica il  rifiuto al dialogo al ragionamento e al confronto su questi temi a livello politico, istituzionale e anche nei media.
La mancanza di sana e rispettosa comunicazione su questi temi, infatti, porterà questi gruppi ad avere sempre meno fiducia nella trasparenza di politici e giornalisti, e dall’altra parte l’opinione pubblica tenderà a screditare qualsiasi argomentazione portata da chi viene classificato novax o anti-scelta a priori ancora prima di ascoltarli.
Un atteggiamento costruttivo sarebbe invece quello di favore il dialogo, ma per poterci comprendere dobbiamo partire dalla realtà.
La propaganda ideologica infatti tende sempre a dividere, attraverso l’introduzione di concetti falsi e distorti, modificando volutamente il linguaggio per creare ambiguità.
Un esempio? Il “grumo di cellule” è in realtà un piccolo essere umano con un cuore che batte già a 7 settimane, periodo nel quale avviene la maggior parte degli aborti.
Affermare questa evidenza però oggi è proibito, perché questa viene in maniera distorta classificata come VIOLENZA.
I Prolife vengono descritti dai politici di sinistra e dal mainstream come mostri (spesso pure fascisti) che agiscono contro la donna solo perché difendono la Vita della madre e del bambino: ma ci rendiamo conto della mancanza di logica di questa affermazione?
Segui i soldi e troverai la verità, recita un proverbio e quanti soldi devono girare dietro a queste ideologie. Basti pensare che le case farmaceutiche rappresentano le lobbies più potenti dopo quelle delle armi e del petrolio.
Si può quindi dedurre che il filo comune che unisce questi gruppi sia il senso critico, il ragionamento socratico e la volontà di far cadere ogni maschera (o mascherina…) per poter riconoscere sempre nell’altro la bellezza della dignità di  ogni essere umano.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it