La decisione di abortire chiede il conto emotivo alla donna per sempre

Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente di poter replicare al Signor Antei.

https://www.riviera24.it/2024/12/marco-antei-presidente-m-i-a-arcigay-risponde-al-vescovo-suetta-e-al-messaggio-sullaborto-897164/

Da donna, non capisco come  mai si sia stupito di ciò che ha detto il Vescovo, Mons. Antonio Suetta, sui rapporti differenti ,in quanto malsani.
D’altronde il Vescovo è un Messaggero di Dio e in quanto tale deve difendere la parola di Dio che,dice chiaramente ,senza equivoci ,giri di parole, che l’unica forma di unione naturale è quella tra l’ uomo e la donna .
Poi, logicamente il signor Antei può dissentire ..in fin dei conti il più gran adattatore della libertà è Dio che ci ha lasciato il libero arbitrio. È il dono che ci è stato dato dal Padre, la libertà.
Sembra invece un po’ insistente cercare di convincerci che possano rispondere alla natura rapporti diversi da quelli tra uomo e donna.

Per quanto riguarda l’aborto ,è scientificamente provato che si tratta di un assassinio.
E qui parlo per esperienza personale, la decisione presa è irrevocabile e chiede il conto emotivo per tutta la vita … ma anche fisiologico.

Barbara Cinti

www.prolifeinsieme.it