Informazione e disinformazione riguardo al sesso ed all’ed. sessuale scolastica.

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Lo studente trans che sfida la Lega alla Camera: «Serve l’educazione affettiva nelle scuole»

Interessante e drammatico l’intervento di Noah Caldo. Ma il primo quesito da porsi è se la condizione di questo giovane non sia espressione di un profondo disagio psichico, eventualmente incentivato e promosso da molteplici afferenze esogene da massmedia e da ideologie fuorvianti.

Quali interazioni ha questo giovane? Quali interazioni aveva avuto la ragazzina, che egli riferisce essersi tolta la vita perché incompresa? Quali sono gli interlocutori di questi giovani? Sono veri educatori oppure individui pronti a speculare su menti in formazione non per il bene dei ragazzi, bensì al fine di affermare la loro ideologia? Noah Caldo è sicuro di parlare per sé stesso oppure non potrebbe essere il megafono di mentalità e di interessi altrui?

Guardiano in faccia la realtà. La teoria gender non si fonda su  conoscenze di fisiologia medica, bensì è stata inventata da Judith Butler, laureata in filosofia, docente di retorica presso l’Università di Berkeley in California, la quale nel 1990 ha pubblicato Gender trouble (Inquietudine ovvero Disturbo del genere sessuale), (1) e sostenuta da Teresa De Lauretis, parimenti presso l’Università della California, con la pubblicazione di  Queer theory. Gay and lesbian sexualities (Teoria queer. Sessualità omosessuali e lesbiche). (2)

Queer (strano, bizzarro) indica un “approccio teorico che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.” Questa ideologia pretende quindi che il genere sessuale risulti esclusivamente costruito in rapporto alla società di appartenenza, e possa essere de-costruito dal singolo soggetto, il quale potrebbe modificare nel tempo a suo piacimento la sua identità sessuale. Come si vede la Butler e la De Lauretis non hanno alcuna preparazione biomedica, e neppure buon senso comune.

Ovviamente il gender è soltanto una ideologia, che prescinde totalmente da ogni evidenza e da ogni realtà biologica, che sottende alle scelte operate nei vari tipi di società in ordine all’educazione ed all’inserimento sociale dei due sessi naturali maschi e femmine. La natura binaria dei sessi, maschile oppure femminile, non avrebbe bisogno di essere dimostrata, non è parte di una ideologia o della sola cultura cattolica, bensì è attestata da femministe come Germaine Greer  e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.

L’esplosione del fenomeno gender, il dilagare da un ristretto numero di persone e da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie. (3)

L’adolescenza è un momento di transizione per molteplici aspetti: ormonali, fisici, psichici connessi con lo sviluppo cerebrale e con l’elaborazione di informazioni complesse. Ne può derivare un disagio, che può risultare più inquietante poiché attualmente vengono proposti modelli maschili e femminili praticamente irraggiungibili di personaggi che possiedono ed incentivano canoni di bellezza, capacità comunicative, simboli di status ampiamente superiori a quelli delle persone comuni. (4) Il gruppo coetaneo di appartenenza può discriminare o addirittura bullizzare soggetti ritenuti dotati di minori attrattive. Difficoltà scolastiche possono sommarsi ad altri fattori che generano insicurezza.  Non sempre esiste una buona e corretta comunicazione nell’ambito familiare, soprattutto quando divorzi e separazioni minano l’autorevolezza e persino la presenza delle figure parentali, o quando il genitore, cui è affidato principalmente il figlio, manifesta egli stesso la sua insicurezza intrattenendo rapporti non duraturi con persone, che entrano ed escono dal nucleo familiare già compromesso.
Soprattutto l’adolescente viene indotto dai mezzi di comunicazione di massa e spinto dai coetanei a “provare” rapporti sessuali precoci, che risultano inevitabilmente inappaganti, essendo carenti di vero amore e di idoneità psico-fisica, cosicché egli può rimanere sconcertato e sentirsi profondamente inadeguato al suo ruolo maschile o femminile sessualmente determinato.
Tutti questi fattori favoriscono un senso di inadeguatezza, che può tradursi in atteggiamenti contraddittori rispetto ad un corpo che si sta modificando naturalmente e positivamente in senso maschile oppure femminile con i propri ritmi e con i limiti estetici, che ognuno di noi deve di norma accettare, anziché farsi condizionare da giudizi altrui, o da aspirazioni intrinseche eccessive.
Questi fattori implicano sessualizzazione e cospirano a indurre sintomi di dismorfofobia, di cui la disforia di genere rappresenta il caso limite (5), poiché coinvolge la percezione dell’intera realtà somatica e psichica. Esistono quindi adolescenti disorientati, che possono essere facilmente plagiati.
Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza definisce: (6)
ABUSO SESSUALE Coinvolgimento di minorenni in atti sessuali, con o senza contatto fisico, a cui non può liberamente consentire in ragione dell’età e della preminenza dell’abusante; lo sfruttamento sessuale; la prostituzione infantile; le diverse forme di pedo-pornografia.
MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO Relazione emotiva caratterizzata da ripetute e continue pressioni psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto, denigrazione e svalutazioni che danneggiano o inibiscono lo sviluppo di competenze cognitivo-emotive fondamentali quali l’intelligenza, l’attenzione, la percezione, la memoria.
Questi abusi e maltrattamenti devono quindi essere assolutamente evitati proteggendo i bambini ed i ragazzi dalla intrusione di persone estranee nel contesto della loro delicata fase di crescita. Non tutti i genitori sono altrettanto adeguati, né essi rappresentano la perfezione. Ma la Costituzione stessa (art.30) sancisce il “diritto educativo della famiglia” ed è quindi conforme ad essa l’impostazione dell’On. Rossano Sasso.
Il comunicato di Elisabetta Piccolotti, la quale etichetta come “bullo” Rossano Sasso (sic) ed afferma che il consenso informato dei genitori “danneggerebbe i giovani, l’autonomia scolastica e la libertà”, risulta del tutto inconsistente sotto il profilo logico e normativo, e potrebbe eventualmente configurare un atto (questo sì) di bullismo. Non si deve dimenticare che la scuola è sussidiaria alla famiglia, mentre da parte di Elisabetta Piccolotti si pretenderebbe che essa si sostituisse alla famiglia  prevaricasse rispetto ad essa.
E’ biologicamente  impossibile trasformare un soggetto maschile avente corredo cromosomico XY in un soggetto femminile avente corredo cromosomico XX, o viceversa. Conseguentemente  il cosiddetto “cambio di sesso”  è esclusivamente una manipolazione dell’aspetto somatico (fenotipo) ottenuta a costo di pesanti bombe ormonali, alle quali (con profitto delle ditte farmaceutiche) il paziente dovrà cronicamente sottoporsi, e di mutilazioni fisiche (mastectomia bilaterale per le ragazze; castrazione per i ragazzi): Noah Caldo risulta pertanto totalmente disinformato. Disinformato parimenti riguardo al tasso di suicidi in cui incorrono coloro che affrontano il cosiddetto “cambio di sesso”, suicidi sino a 20 volte più frequenti che nella popolazione generale. Disinformato infine riguardo al fenomeno dei detransitioner, una realtà scottante che ditte produttrici di ormoni, cliniche per il “cambio di sesso”, psicologi e sanitari coinvolti hanno totale interesse ad oscurare.

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it