Il Manifesto non riconosce i diritti e la libertà dei genitori

https://ilmanifesto.it/colpo-di-coda-contro-listruzione-lgbt-si-allesonero-dei-bimbi-dalle-lezioni

Egregio Direttore,
Resto alquanto incredulo nel leggere che proprio il Manifesto, sempre attivo nel difendere la democrazia, possa non riconoscere la libertà e i diritti di genitori, che non intendono subire imposizioni scolastiche statalistiche in USA.
Fortunatamente in Italia la Costituzione tutela ampiamente tale diritto: art.30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.” Altrettanto fortunatamente è stato bocciata la proposta liberticida di stampo staliniano avanzata dall’On. Zan.
Effettivamente non si comprende come mai nella scuola, in USA, in UE, in Italia, debba esondare questa ossessiva propaganda a favore di una minoranza, la quale ha certamente diritto a vivere tranquillamente, ma non può erigersi a depositaria di verità inoppugnabili e di maggiori diritti rispetto agli altri cittadini. Appuntare l’attenzione su un gruppo particolare di persone può anzi ottenere l’effetto sia di ghettizzarlo sia di suscitare intolleranza verso di esso.
I perniciosi effetti della sessualizzazione precoce sono ampiamente documentati dai risultati: i Paesi cosiddetti progrediti che hanno installato programmi di “educazione sessuale e all’affettività” scolastici, imposti sin dagli anni Cinquanta del XX secolo, vantano la peggiore ricorrenza di stupri, di violenze sessuali, di procurati aborti, di malattie sessualmente trasmesse, rispetto alle arretrate Nazioni come Italia. Spagna., Portogallo, Grecia, che tuttora, nonostante tutto, risentono della benefica educazione Cristiana. I sociologi poi davanti a questi risultati parlano di paradosso nordico, di eventi inattesi ed incomprensibili che si scatenano a ciel sereno, mentre si tratta di conseguenze logiche ed inevitabili della sessualizzazione precoce. (1)

Qualcuno potrebbe far riferimento a nobili istituzioni internazionali come OMS ed UNESCO  (nella realtà carrozzoni costosissimi e di comprovata inutilità): esse promuovono una ”educazione sessuale” che incentiva masturbazione, omosessualità, transgender; sottrazione di persone in età minorile (bambini, adolescenti) alla legittima supervisione dei genitori;  prostituzione definita “lavoro sessuale” ovviamente col pretesto della prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse. (2) E’ peraltro noto che molti, se non tutti i preservativi, pubblicizzati come protettivi rispetto ad infezioni compreso l’AIDS, vengono tranquillamente attraversati dal virus HIV dell’AIDS (studi condotti anche dalla FDA negli Stati Uniti).
L’OMS è accusata di utilizzare vaccini antitetanici contenenti agenti, che causano sterilità, in Kenia, Tanzania, Nicaragua, Messico, Filippine. In Africa bambini sottoposti al vaccino acellulare anti-difterite-tetano-pertosse impiegato dall’OMS presentano mortalità cinque volte superiore rispetto ai bambini non vaccinati. (3)
Sono questi gli organismi internazionali che dovrebbero fornire linee guida per l’ ”educazione sessuale”?
Gli unici che possano vantare risultati positivi da questi programmi sono gli operatori che si autodefiniscono esperti di educazione sessuale e depositari della verità riguardo alla vita e agli scopi ultimi della vita: essi infatti lucrano stipendi e carriere con costi a carico dei contribuenti.
Grazie. Distinti saluti
Dott. Luciano Leone – Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it