Egregio Direttore,
Leggo l’articolo https://www.lacittadelnordmilano.it/2025/02/06/patrocinio-ad-associazioni-contrarie-alla-legge-194-messaggio-ambiguo-del-comune/?unapproved=3117&moderation-hash=9dd0ac8f3c0ac831cf98d6781f653020#comment-3117
e chiedo cortesemente diritto di replica rispetto ad alcune imprecisioni.
1) le associazioni pro-life non operano mai nessuna violenza nei confronti della donna in difficoltà per la gravidanza, bensì aiutano e supportano chi non è ben informato sulle opportunità di aiuto e sostegno che si possono ricevere per rinunciare all’aborto.
2) l’aborto è l’omicidio del bambino che una donna attende, la scienza è unanime in merito, a livello mondiale i biologi concordano che l’inizio della vita umana si ha dal concepimento, a 20 giorni il cuore del piccolo batte e la mamma sa di attendere un figlio. Quindi la donna non decide del proprio corpo, ma del corpo di un altro da sé.
3) il “ diritto” di abortire non esiste, la legge 194 non sancisce il diritto di sopprimere il figlio, bensì è a “ tutela della maternità” e prevede che si superino tutti gli ostacoli per il prosieguo della gravidanza. Se la mamma non conosce le opzioni alternative si trova obbligata ad una “ non” scelta: altro che libertà!
4) dopo la IVG la donna soffre per decenni di sindrome post abortiva perché non si perdona di aver soppresso il proprio bimbo.
Forse è arrivato il momento di trovare un modo concorde e rispettoso di entrambe le posizioni, senza aggressioni e senza impedimenti reciproci, per mettere davvero al centro la donna, superando ideologie e steccati.
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente del Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it