Genova:ed.sessuale a scuola dell’infanzia,i rischi dettati da ideologia

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Corsi di educazione sessuo-affettiva nelle scuole dell’Infanzia a Genova: coinvolti 300 bambini. Sasso (Lega)”: “Come si intende farlo a bambini così piccoli?”

Estremamente pertinente l’intervento dell’On. Sasso sull’argomento. Le affermazioni stesse del sindaco Salis e dell’assessore Bruzzone di Genova sembrano mostrare una grossolana impreparazione sull’argomento: “Noi pensiamo che lo Stato abbia la responsabilità di educare” : al contrario l’art.30 della Costituzione riecita: E’ dovere dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli anche se nati fuori del matrimonio.” Sembra che sindaco ed assessore voglianp riproporre lo statalismo dei Piccoli Pionieri Sovietici e dei Balilla Fascisti.
Quali insegnamenti dovrebbero offrire i “centri antiviolenza Mascherona e Per non subire violenza”? Probabilmente si ispirano al “modello CSE – Comprehensive sexuality education (educazione sessuale estensiva o olistica)” di OMS e di UNESCO e del BZgA Bundeszentrale fur Gesundheitliche Aufklarung Centro federale per l’Educazione alla Salute https://whocc.bioeg.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_GuidanceImplementation_Italian.pdf:  “gioco del dottore” per i bambini più piccoli, “prime esperienze sessuali e contraccezione” per età 9-12 anni, con solerti spiegazioni riguardo ad “età per il consenso legalmente valido ai rapporti sessuali, fare esperienze sessuali protette e gratificanti; procurarsi e utilizzare correttamente preservativi e contraccettivi i” per età 12-15 anni;, immancabilmente “gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali) ed infertilità, aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza, fallimento della contraccezione” per età 15 anni e successivi.  In altri termini si promuove la sessualizzazione precoce, che espone bambini ed adolescenti a grooming (adescamento) e ad ogni altra esperienza negativa.

Quale “consapevolezza” dovrebbero conseguire bambini di 3-5 anni? Queste attività di cosiddetta educazione sessuale ricordano fatti registrati in Germania: in un asilo del Baden-Württemberg era stato proposto che i bambini intraprendessero un «viaggio verso i loro corpi» sotto la supervisione di un adulto, previo consenso dei genitori (sic), evidentemente tonti o circuiti da idonea propaganda. Un «paradiso per i pedofili» ha detto qualche giornalista di buon senso e fuori dal coro. Altre voci critiche nei confronti della sessualizzazione precoce dei bambini hanno fatto desistere l’asilo dall’impresa.
Un altro asilo nido gestito dalla Workers’ Welfare Association di Hannover ha annunciato un programma simile: «i bambini e le bambina si accarezzeranno o esamineranno l’un l’altro solo nella misura in cui loro stessi e gli altri bambini si sentono a proprio agio» e «nessun bambino metterà alcun oggetto negli orifizi corporei di un altro bambino» (evidentemente negli asili nido si tengono persino corsi di anatomia). Per fortuna, l’Ufficio della gioventù della Bassa Sassonia è intervenuto vietando questa ignobile faccenda.
Sarebbero forse di questo tipo gli “insegnanti all’avanguardia dal punto di vista pedagogico” citati dall’assessore Bruzzone? Avranno anche il supporto del consulente per le politiche LGBTQ+, che il sindaco Salis intende assumere a spese dei contribuenti?

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it