Gent-mo Direttore,
vivamente mi congratulo per l’attenzione prestata ai possibili danni prodotti da sostanze a mRNA, che alcuni tentano tuttora di diffondere, incuranti dei gravi effetti avversi immediati e a distanza ormai comprovati.
Prodotti a base di mRNA inoculati contro il Covid, e parimenti vaccini ottenuti utilizzando cellule di feti abortiti (feti abortiti vaccini contaminati) possono conseguentemente contenere DNA fetale, risultano altamente pericolosi: esiste infatti la concreta possibilità che geni estranei vengano inseriti nel genoma delle cellule del soggetto, che subisce l’inoculo, cosicché il suo genoma risulta alterato. “Dosi di appena 1,9 ng/ml di DNA estraneo sono sufficienti per indurre una modifica genetica nel destinatario del DNA.” (Theresa Deisher: Open letter to legislators regarding fetal cell dna in vaccines. Posted on May 8, 2019)
In Italia dal 2017 sono obbligatori ben dieci vaccini per i bambini da 0 a 16 anni: contro Difterite, Pertosse, Tetano, Haemophilus influentiae B, Epatite B, Poliomielite. Quelli contro la Rosolia e contro la Varicella, in base alle schede tecniche, sono coltivati su cellule di Bambini abortiti durante lo sviluppo fetale (linee cellulari WI-38 oppure MRC-5). I tre virus della Poliomielite vengono propagati in cellule Vero, che derivano da cellule epiteliali del rene della scimmia africana Cercopiteco grigioverde.
Si consideri che nell’ambito stesso dell’Europa non è affatto obbligatoria la pletora di vaccinazioni imposte ai Bambini Italiani: nessuna vaccinazione è obbligatoria nel Regno Unito; una sola in Germania; ben undici nella patria della libertè egalitè fraternità, dove evidentemente la gloriosa rivoluzione del 1789 conculca tuttora i diritti dei cittadini.
Il 17.04.2025 il Suo quotidiano riportava lo studio di James A. Thorp et Alii: “Vaccini Covid a mRNA, tra le reazioni avverse demenza, schizofrenia, pensieri suicidi e omicidi, ictus, psicosi, depressione, danni cognitivi, deliri”. Se appuntiamo l’attenzione al terribile incremento di casi di autismo. il fatto che Autismo e Disturbi dello Spettro Autistico esordiscano nel periodo precoce dello sviluppo, seppure possano manifestarsi pienamente o essere riconosciuti soltanto successivamente (ad esempio al momento dell’inserimento scolastico), deve indurre a ricercare le cause (fattori eziologici) ambientali nell’ambito prenatale, neonatale, e soprattutto della prima infanzia (primi due anni dopo la nascita).
Uno studio dell’Environmental Protection Agency, l’ente federale statunitense incaricato della protezione ambientale e della salute umana, ha confermato il 1988 come un “punto di svolta” nell’incremento dei tassi di disturbo autistico negli Stati Uniti. (Environmental Protection Agency: Timing of increased autistic disorder cumulative incidence. 10.07.2009
http://www.all.org/pdf/McDonaldPaul2010.pdf )
In conformità con questo rilievo relativo all’anno 1988 il Sound Choice Pharmaceutical Institute sostiene che tale incremento sia correlato con l’uso di vaccini contro Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella prodotti con l’uso di tessuti di Bambini abortiti. (John Jalsevac: Study confirms autism boom correlates with aborted fetal DNA in vaccines. Life Site News 23.04.2010)
I dati qui sinteticamente esposti dovrebbero indurre ad estrema prudenza nell’impiego di tali vaccini, o meglio ancora ad escluderli. Sono convinto che molto si debba fare per ottenere vaccini sicuri, profondamente diversi dalle sostanze a mRNA e dalla produzione, del tutto immorale, effettuata sfruttando bambini vittime di procurato aborto.
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it