Femministe violente e vandaliche offendono la memoria delle donne

Replica a Il Giornale https://www.ilgiornale.it/news/nazionale/corteo-ilaria-e-sara-sapienza-femministe-imbrattano-minerva-2461525.html

https://zonaromanord.it/ilaria-sula-scrittre-e-colate-di-vernice-sulla-statua-della-minerva-alla-sapienza-dopo-la-protesta-femminista/

https://www.informazione.it/a/5A50BD7C-39B8-47F2-B51B-D4EBA615A175/Le-femministe-vandalizzano-La-Sapienza-in-nome-di-Ilaria-e-Sara#
*Le femministe vandalizzano la Sapienza in nome di Ilaria e Sara***
Vi sembra strano che una manifestazione pilotata da vertici femministi sia sfociata in atti vandalici? A me no.
Purtroppo sembra sia diventato quasi un obbligo nei cortei femministi rivendicare il diritto di fare qualunque cosa senza limiti alla libertà a senso unico della donna. E guai a chi si permette di contestare questi atti che distolgono l’attenzione proprio da coloro che dovrebbero essere al centro della scena, in questo caso Sara e Ilaria, le giovani donne vittime di violenza che meriterebbero il nostro silenzio, la nostra preghiera e una pubblica meditazione sul valore della vita di ciascun essere umano unico e irripetibile.
Non è per niente scontato nella società odierna condannare L’OMICIDIO in ogni sua forma, ma purtroppo sembra quasi che la violenza sia da condannare solo in certi ambiti ideologici e non nella difesa di ogni essere umano.
Un esempio di questa manipolazione ideologica di tragedie come quelle di Sara e Ilaria è proprio l’utilizzo del termine “femminicidio” in maniera esasperata quasi a voler istigare odio sociale verso l’uomo, il patriarca, la figura da combattere a tutti costi anche con la violenza.
A mio parere non è questo il modo giusto e onesto per onorare la memoria delle giovani vittime che vengono solo “usate” come armi per giustificare la vendetta.
Mi auguro che le istituzioni comprendano quanto sia importante condannare questi gesti per salvare le giovani donne da questa pericolosa ideologia e cercare di favorire un dialogo costruttivo tra i sessi, non tutti gli uomini sono violenti e non devono sentirsi in colpa se qualcuno lo è.
È il colpevole che dovrà affrontare le conseguenze giuridiche del crimine che ha commesso, non tutto il genere maschile però deve essere sotto accusa anzi, la donna, invece di mostrarsi così aggressiva e orgogliosa, dovrebbe chiedere aiuto all’ uomo in questa battaglia contro TUTTE  le forme di violenza e oppressione.
È fondamentale che l’uomo riconquisti il suo ruolo di difensore della donna e della famiglia, fondamento di ogni società.
Sarebbe bello vedere piazze piene di giovani donne e uomini, senza stampo ideologico, che camminano insieme per mostrare vicinanza alle famiglie delle vittime e vigilare INSIEME, affinché tragedie come quelle di Sara e Ilaria non accadano più a nessun essere umano.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it

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