Elogio della maternità naturale: no al congelamento degli ovuli

Sembra diventerà una moda, congelare gli ovuli per affermare sempre più il delirio di onnipotenza della donna, sul tempo, sull’uomo, sul bimbo…il tutto entro una cornice, invece, preistorica: le stesse affermazioni di mezzo secolo fa su patriarcato, diritti di aborto, attacco alla 194…

(…)https://www.tag24.it/1245326-florence-pugh-malattia/#comment-239043

Salute riproduttiva tra i giovani: l’appello di Florence Pugh

Florence ha così voluto raccontare della sua esperienza, ma non senza lanciare un appello per quanto riguarda l’importanza di controllarsi e anche di trovare delle soluzioni per prevenire, qualora si desideri davvero avere dei bambini.(…)

Quindi Florence, dopo essere arrivata alla diagnosi, ha fatto un passo in avanti.Quando si è resa conto che queste due condizioni avrebbero potuto compromettere il suo sogno di diventare mamma, ha deciso di congelare i suoi ovuli.
Come funziona concretamente? I medici hanno “salvato” gli ovuli di Florence, prelevandoli, per poi metterli “in sicurezza” in una sorta di freezer.
È una scelta che sta prendendo sempre più piede per quelle donne che si imbattono in condizioni cliniche capaci di rendere più difficile la nascita di bambini.
L’attrice ha deciso di giocare di prevenzione e mettere al primo posto questo desiderio.

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Oltre all’articolo sulla signorina Pugh, riportato al link al termine della pagina, che contiene anche la replica del nostro Comitato pubblicata sulla testata Tag24, c’è anche un romanzo nel quale l’autrice, Lattanzi,  auspica un futuro di ovuli congelati, ovviamente a spese del servizio sanitario nazionale.

La “letteratura” contro la donna

https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/extra/l-ora-dello-strega/intervista-lattanzi-2024.html#

(…) A.L.: Il mio consiglio è di congelare gli ovuli, perché è una pratica che solleva dal ticchettio dell’orologio biologico, anche se si tratta di un’operazione particolarmente costosa. Io auspicherei un mondo in cui il congelamento degli ovuli fosse gratuito e garantito a tutte le donne perché è l’unico modo che si ha per essere tutelate. D’altronde, dovrebbe esserci una tutela statale molto più alta, soprattutto per persone che, come me, hanno un lavoro precario, che non hanno la malattia, la maternità, il cui lavoro si basa solo sulle proprie forze. Decidere di fare i figli in tempo, in questo caso, diventa un’ardua impresa, soprattutto se non si ha una famiglia alle spalle e un bel gruzzolo da parte.

C’è da chiedersi per quale motivo le donne non vogliano, semplicemente, accettare la propria condizione di privilegio, quella della maternità, e si affannino invece a trovare strade lastricate di dolore per affermarla.
Prima di esporsi con uscite così estemporanee,  bisognerebbe riflettere sui problemi che ciò comporterebbe: innanzitutto una stimolazione ormonale che permetta la produzione di più ovociti ( quindi farmaci che la donna dovrebbe assumere per ottenerli); successivamente la fecondazione in vitro; infine il reimpianto in utero del “ prodotto del concepimento”. Come sempre, tutto scaricato sulla donna! E la proposta viene da una donna!
Le percentuali di successo risicate, di per sé, di ottenere l’ agognato “ bimbo in braccio”, già dovrebbero sconsigliare di scegliere come strumento privilegiato la PMA per avere figli. A tutto ciò va aggiunto il costo umano, emotivo per noi donne enorme. Tutte le volte che il desiderio di maternità risulterà frustrato dall’ insuccesso, la donna soffrirà .
Forse meglio riflettere prima di avanzare proposte offensive e umilianti per la donna, che, nel 2024, non merita di essere trattata come un contenitore da svuotare con l’aborto, da riempire con la fecondazione assistita.
Ci sono altre strade per valorizzare noi donne, più  rispettose della sua natura.

Prof. Vittoria Criscuolo

Vicepresidente di “ Pro-life insieme “

Florence Pugh si apre sulla sua malattia: ha congelato gli ovuli a 27 anni