Educazione dei bambini: l’ambiente condiziona la loro umanità

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Gent.mo Direttore,
il bambino ha necessità di essere cresciuto in un ambiente umano, nel quale apprende lingua, postura, cultura, valori. Un bambino malamente educato, ad esempio a rubare, sviluppa attitudine al furto e (almeno finché non si risvegli in lui la capacità critica) può considerare normale il furto. Un bambino sopravvissuto in ambiente estraneo, allevato fortunosamente da animali selvatici, sviluppa attitudini profondamente diverse da quelle del bambino cresciuto in ambiente umano (casi di “bambini selvaggi”). Parallelamente un bambino può avere maggiore o minore affinità per una attività fisica, per una materia scolastica, per una professione.
Le situazioni sopra delineate illustrano possibilità di crescita diverse in ambienti diversi e con attitudini innate diverse. Stupisce tuttavia che si possano etichettare persone come nella classificazione da Lei proposta e costruire modelli conseguenti.
Una persona il cui orientamento sessuale differisce dalle caratteristiche somatiche maschili oppure femminili, rivela purtroppo un profondo disagio personale e/o ambientale, e non sarà mai una persona libera, felice, realizzata. Il fatto che psicologi, influencer, medici indirizzino bambini ed adolescenti ad un inesistente “cambio di sesso” (il sesso biologico XX per le donne, XY per gli uomini non può essere modificato) esprime posizioni ideologiche e nasconde assai frequentemente interessi economici e di carriera totalmente avversi al vero interesse dei bambini e degli adolescenti di essere compresi e sostenuti. L’American College of Pediatricians richiama tutti alla realtà e si esprime in termini chiari ed espliciti: “La sessualità umana è biologicamente ed oggettivamente binaria: “XY” e “XX” sono marcatori genetici di maschio e femmina rispettivamente. Il 98% dei ragazzi e l’88% delle ragazze che soffrono di disforia di genere accettano il loro sesso biologico dopo aver attraversato naturalmente la pubertà”. (1)
La teoria gender, alla quale l’articolo sembra fare ampio riferimento, è stata inventata non su basi di fondate conoscenze di fisiologia medica, bensì inseguendo presupposti filosofici. Infatti è stata promossa da Judith Butler, statunitense (nata nel 1956), laureata in filosofia, docente di retorica e letterature comparate presso l’Università di Berkeley in California, la quale “si è posta al centro del dibattito post-strutturalista; nel 1990 ha pubblicato Gender trouble (Inquietudine ovveroDisturbo del genere sessuale) in cui ha messo in discussione la naturalità dell’identità di genere, affermandosi come una delle maggiori esponenti della teoria queer.” Come si vede la Butler non ha alcuna preparazione biomedica, e neppure buon senso comune. (2)
Nel numero speciale della rivista «differences» (1991, 3) Teresa De Lauretis Queer theory. Gay and lesbian sexualities (Teoria queer. Sessualità omosessuali e lesbiche) pubblicava gli atti dell’omonimo convegno svoltosi nel febbraio 1990 parimenti presso l’Università della California. Queer (strano, bizzarro) è termine inclusivo che permette di indagare e nominare tutti gli aspetti della sessualità: si tratta di un “approccio teorico che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.” Mentre queste identità cangianti apparterrebbero al vissuto del soggetto, in questo ambito il termine drag indica la “pratica del travestimento parodistico.” (3)
Questa ideologia pretende quindi che il genere sessuale risulti esclusivamente costruito in rapporto alla società di appartenenza, e possa essere de-costruito dal singolo soggetto, il quale potrebbe modificare nel tempo a suo piacimento la sua identità sessuale.
Ovviamente tale ideologia prescinde totalmente da ogni evidenza e da ogni realtà biologica, che sottende alle scelte operate nei vari tipi di società in ordine all’educazione ed all’inserimento sociale dei due sessi naturali maschi e femmine. La natura binaria dei sessi, maschile oppure femminile, non avrebbe bisogno di essere dimostrata, non è parte di una ideologia o della sola cultura cattolica, bensì è attestata da femministe come Germaine Greer  e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.
L’esplosione di tali fenomeni, il dilagare da un ristretto numero di persone e da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie. (4)

Da queste brevi note ben si comprende che l’esplosione di tali fenomeni, il dilagare da un ristretto numero di persone e da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie.
Persino Elon Musk ha pubblicamente denunciato: “Sono stato indotto con l’inganno a dare i bloccanti della pubertà a mio figlio. Questi sono farmaci per la sterilizzazione. Mio figlio Xavier è morto. Ucciso dal woke. Questo è il motivo per cui ho giurato di distruggere questa ideologia malata.” (5)

Reduci da due anni di nefasto lockdown, gli adolescenti sono oggi particolarmente esposti a forme di  disagio psicologico, che possono offrire adito a problematiche sessuali. Tale disagio può risultare più inquietante poiché attualmente vengono proposti modelli maschili e femminili praticamente irraggiungibili, personaggi che possiedono ed incentivano canoni di bellezza, capacità comunicative, simboli di status ampiamente superiori a quelli delle persone comuni e,per così dire, normali;(6)
poiché il gruppo coetaneo di appartenenza può discriminare o addirittura bullizzare soggetti ritenuti dotati di minori attrattive oppure semplicemente in ritardo di sviluppo puberale rispetto agli altri componenti; parimenti l’adolescente può ritrovarsi svantaggiato anche all’interno della fratria;
poiché difficoltà scolastiche possono sommarsi ad altri fattori che generano insicurezza;
poiché non sempre esiste una buona e corretta comunicazione nell’ambito familiare, soprattutto quando divorzi e separazioni minano l’autorevolezza e persino la presenza delle figure parentali, o quando il genitore, cui è affidato principalmente il figlio, manifesta egli stesso la sua insicurezza intrattenendo rapporti non duraturi con persone, che entrano ed escono dal nucleo familiare già compromesso;
poiché l’adolescente viene indotto dai mezzi di comunicazione di massa e spinto dai coetanei a “provare” rapporti sessuali precoci, che risultano inevitabilmente inappaganti, essendo carenti di vero amore e di idoneità psico-fisica, cosicché egli può rimanere sconcertato e sentirsi profondamente inadeguato al suo ruolo maschile o femminile sessualmente determinato.
Tutti questi fattori favoriscono un senso di inadeguatezza, che può tradursi in atteggiamenti contraddittori rispetto ad un corpo che si sta modificando naturalmente e positivamente in senso maschile oppure femminile con i propri ritmi e con i limiti estetici, che ognuno di noi deve di norma accettare, anziché farsi condizionare da giudizi altrui, o da aspirazioni intrinseche eccessive.
Questi fattori implicano sessualizzazione e cospirano a indurre sintomi di dismorfofobia, di cui la disforia di genere rappresenta ilcaso limite (7), poiché coinvolge la percezione dell’intera realtà somatica e psichica. Esistono quindi adolescenti disorientati, mentre non esiste una “giovane popolazione transgender”. (8)
Aggiungo che presso persone che non abbiano tendenze anomale verso il bullismo, non esiste alcuna forma di fobia verso coloro che abbiano normali rapporti con gli altri mentre vivono atteggiamenti sessuali loro propri. L’insistenza con la quale si pretende di edificare una mentalità LGBT, potrebbe invece essa stessa ghettizzare le persone che vivono atteggiamenti sessuali loro propri, e indurre individui violenti ad aggressività immotivata.
Grazie. Distinti saluti:
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme

Bibliografia:
1) American College of Pediatricians: Gender ideology harms children pubblicato marzo 2016, aggiornato settembre 2017
https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children
2) Voce Judith Butler da Enciclopedia Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/judith-butler/

3) Voce Queer da Enciclopedia Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/queer_res-c2518ccb-dd82-11e6-add6-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)/

4) Jennifer Bilek: Transsexual Transgender Transhuman: Dispatches from The 11th Hour. Pinifex Press 2024)

5) Elon Musk: Ho perso mio figlio a causa del gender. https://www.youtube.com/watch?v=5CywMj2wXco

6) Adriano Pagnin: Comportamenti e problemi psicosociali. In: Adolescenza, a cura di Francesca Severi. UTET periodici, Milano 1997

7) Katharine Anne Phillips , Dan J. Stein: Disturbo da dismorfismo corporeo .
https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-salute-mentale/disturbo-ossessivo-compulsivo-e-disturbi-correlati/disturbo-da-dismorfismo-corporeo   revisione completa giugno 2021

8)American Psychological Association: Sexualization of Girls is Linked to Common Mental Health Problems in Girls and Women–Eating Disorders, Low Self-Esteem, and Depression. An APA Task Force Reports. 2007

https://www.apa.org/news/press/releases/2007/02/sexualizationhttps://www.apa.org/pi/women/programs/girls/report