Ed.sessuale a scuola:ma la letteratura è vera fonte di crescita per studenti

Egregio Direttore,
Scrivo in merito all’articolo
https://www.dissipatio.it/il-nodo-irrisolto-delleducazione-sessuale/
Il nodo irrisolto dell’educazione sessuale
Molte interessanti considerazioni nel contributo di Luca Baldoni, il quale spazia dalla scuola ai genitori e ai figli ed alla difficile gestione familiare anno 2025.
L’educazione sessuale scolastica è un falso problema alimentato da coloro che intendono indottrinare gli alunni a base di fumose teorie gender ed introducendo “esperti” quali veicolo di ideologie comatose ma tuttora virulente.
La scuola afferma il suo valore formativo se concentra la sua attività su alcuni pochi punti chiave: corretto insegnamento della lingua italiana, della storia, della geografia, della matematica e delle scienze,delle materie curriculari delle scuole superiori. Si assiste invece alla dispersione in mille rivoli di interventi estranei e dispersivi. Conseguentemente gli allievi vengono incentivati al nulla ed escono sufficientemente ignoranti e privi di capacità critiche nei riguardi di afferenze (internet, chat, influencer, media, IA) disturbanti e addirittura patologiche.
Altro problema scottante è quello dei giovani immigrati che non intendono integrarsi, vogliono anzi imporre il loro modo di vivere agli Italiani e agli Europei, verso i quali nutrono invidia ed odio. Se sono così tanto convinti della superiorità dell’islam, della sharia, o della loro tribù, perché non tornano nel loro paese di origine?
Poi mi domando come si sviluppavano rispetto ed affettività quando sui banchi di scuola sedeva lo scrivente, che è ormai avanti negli anni.
Catullo, il grande poeta latino, prendendo spunto dalla poetessa Saffo (elegia 51), così scrive avendo scorto da lontano la fanciulla amata:
misero quod omnis eripit sensus mihi, … lingua sed torpet
(la sua visione) a me misero sottrae tutti i sensi,  … la lingua diventa torpida.

Guido Cavalcanti, pur noto per fama di ateismo, (Rime 35) così dall’esilio si rivolge alla sua amata:
Per ch’io non spero di tornar giammai,
ballatetta in Toscana va tu,
soave e piana, dritta alla Donna mia,
che per sua cortesia ti farà grande onore.

Superfluo citare le espressioni di rispetto e di ammirazione di Dante Alighieri per Beatrice, di Francesco Petrarca per Laura.
Shakespeare (sonetto 116, nella bella traduzione di Elisabetta Sala):
… Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama:
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.
Se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

La letteratura è vera educazione all’affettività. Di fronte a questa luce, la pretesa di tenere lezioni di “educazione sessuale e all’affettività” si rivela in tutto il suo materialismo squallido.

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it