https://labarcaeilmare.it/persone-e-societa/leducazione-sessuale-a-scuola-un-diritto-sacrosanto-con-qualche-rischio/
L’educazione sessuale a scuola. Un diritto sacrosanto. Con qualche rischio
Per quanto riguarderebbe “l’approccio scientifico” l’educazione sessuale già si fa nelle scuole, sembra pacifico. Affermare che la cosiddetta “educazione sessuale e all’affettività” scolastica sia un “diritto sacrosanto” non sembra altrettanto pacifico e scontato proprio per quanto già evidenziato dal Professor Lucio Sisana, ma anche per molti altri aspetti.
Nei mezzi di comunicazione proliferano, anzi metastatizzano gli interventi a favore di tale “educazione”. Una marea di questi mantra sono sicuramente blaterati da soggetti in malafede, sponsorizzati dall’abortificio Planned Parenthood e dalla fabbrica di preservativi Durex, da soggetti interessati a promuovere le loro fondazioni o a piazzare un cospicuo numero di aderenti (ovviamente pagati a carico dei contribuenti). Ma coloro che esprimono pareri indipendenti dovrebbero essere meglio informati e sviluppare ragionamenti adeguati. Se volete, potete ascoltare come Roberto Vannacci confuta Laura Boldrini e le drammatiche testimonianze del pubblico: https://www.youtube.com/watch?v=vYrjMBRTSQg
Se invece volete risparmiarvi di leggere i farraginosi e disgustosi documenti del CSE Comprehensive sexuality education di OMS ed UNESCO, recepiti dalla UE https://whocc.bioeg.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_GuidanceImplementation_Italian.pdfriporto qui un piccolo estratto: “gioco del dottore” per i bambini più piccoli, “prime esperienze sessuali e contraccezione” per età 9-12 anni, con solerti spiegazioni riguardo ad “età per il consenso legalmente valido ai rapporti sessuali, fare esperienze sessuali protette e gratificanti; procurarsi e utilizzare correttamente preservativi e contraccettivi” per età 12-15 anni;, immancabilmente “gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali), aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza” per età 15 anni e successivi. In altri termini la CSE promuove sessualizzazione precoce e grooming, esperienze destruenti.
Si conferma quindi il Paradosso Nordico: la Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, il 30% delle svedesi lamenta violenze domestiche. Violenza sulle donne assai maggiore nei Paesi cosiddetti più sviluppati: USA, UK, Francia, Germania, Olanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, in Italia in Emilia Romagna.
Il tasso di abortività in Svezia è superiore al 20%, in Francia 16,8/mille: 223.300 aborti nel 2021; 234.300 nel 2022; 243.623 nel 2023. Nella diseducata Italia: 5,4/mille.
Ciliegina sulla torta della cosiddetta educazione sessuale è il rilievo statistico che i paesi dove essa è stata ampiamente diffusa attraverso i programmi scolastici, da anni registrano incremento, e non certo riduzione, di malattie sessualmente trasmesse, di gravidanze indesiderate, di procurato aborto in giovanissime. Contra factum non valet argumentum, cioè contro la realtà dei fatti non esiste argomentazione valida: il fatto resta un fatto.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai Planned Parenthood e Durex, fondazione Cecchettin e Ordini degli Pisicologi abbiano tanto interesse a diffondere la cosiddetta educazione sessuale scolastica. Forse perché bambini e adolescenti possano ascoltare dalla viva voce di Gilda Sportiello, laureata in scienza dell’educazione, che il giorno in cui ha abortito è stato uno dei più belli della sua vita? Oppure adottino il look di Elena Cecchettin con maglietta Thrasher e pentalpha satanista?
Sarebbe bene ascoltare anche la testimonianza spontanea di Lily Allen, nata il 02.05.1985, e Miquita Oliver nata il 25.04.1984, conduttrici inglesi del podcast Miss me? di BBC Audio, le quali hanno certamente goduto della citata «educazione sessuale ed affettiva». Nel corso del programma radiofonico Lily Allen ha candidamente rivelato: “Restavo incinta di continuo, di continuo. Ho avuto diversi aborti, ma poi non ricordo esattamente quanti. Non ricordo. Direi quattro o cinque”, e la conduttrice Miquita Oliver ha condiviso la propria esperienza con un tono altrettanto sincero: “Anch’io ne ho avuti circa cinque! Lily, sono così felice di poterlo dire e di poterlo dire anche tu, e nessuno è venuto a criticarci, senza alcun giudizio. Abbiamo avuto più o meno la stessa quantità di aborti”. L’autentica classe di queste due fa decisamente sfigurare l’affermazione di Gilda Sportiello, che si è vantata di appena un solo procurato aborto, a dimostrazione di quanto l’«educazione sessuale ed affettiva» britannica superi gloriosamente l’ignoranza mediterranea.
In Vanity Fair https://www.vanityfair.it/article/lily-allen-non-ricordo-quanti-aborti-subito-penso-quattro-cinque-rimanevo-incintsempre Lily Allen rivela un dato interessante: “I miei genitori erano abbastanza assenti quando ero piccola. Questa cosa ha lasciato delle brutte cicatrici.” Ecco un fatto che rafforza la raccomandazione che siano i genitori e le famiglie a dialogare con i figli in maniera delicata e costruttiva su questi temi così delicati ed importanti per la vita. In realtà la Costituzione art.30 prescrive: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.” In edunews 16.11.2025 Savino Grimaldi riporta: “laddove il consenso informato è necessario, le adesioni alle attività di educazione sessuale si ridimensionano notevolmente, specie in contesti dove permangono forti diffidenze culturali e sociali”. https://edunews24.it/scuola/educazione-sessuale-a-scuola-fra-consenso-ideologia-e-il-ritorno-al-timore-di-manzoni Anche Luciana Castellina, fondatrice del comunistissimo Manifesto, si è dichiarata contraria all’educazione sessuale scolastica! https://www.tempi.it/castellina-contraria-educazione-sessuale-scuola/
Per cortesia, spiegatemi! Chi dovrebbe tenere queste famigerate lezioni di “educazione sessuale scolastica”? Attivisti LGBTQ+, che già in più occasioni sono stati introdotti in alcune scuole all’insaputa delle famiglie? Un Cattolico strettamente monogamo? Un protestante divorzista? Un islamico poligamo, che tuttora impone a moglie e figlie chador o burqa?
A questo proposito: i dati Eures riportano che i femminicidi di donne non italiane sono passati da 17 nel 2023 a 24 nel 2024 (+ 24%) senza che le femministe si indignassero. E’ parimenti noto che le violenze sessuali perpetrate da stranieri presenti in Italia coprono oltre il 36% dell’increscioso totale, pur essendo gli stranieri circa 6milioni. Spesso, al capodanno a Milano ed al concertone di Roma adesso, questi stupri sono organizzati in base allo schema della taharrush gamea: il gruppo degli stupratori circonda ed isola la vittima. Ma anche qui dalle femministe si ode un silenzio di tomba.
Qualsiasi trattato di criminologia inoltre riporta che la pubblicità data ad un certo tipo di crimini incentiva presso menti malate la ripetizione imitativa: il mantra dei femminicidi serve soltanto ad incentivarli e alle speculazioni di alcuni.
La Costituzione invece riporta art.30: “E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.” Le famiglie hanno interesse ad una vita serena ed alla vera educazione dei figli, che deve quindi svolgersi nella calda intimità domestica.
La scuola non deve essere infarcita e spezzettata da mille piccole proposte: l’utilizzo di strumenti elettronici non richiede l’introduzione di un corso speciale, che sottragga tempo ed attenzione alle materie veramente formative.
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it
Bibliografia minima:
1) Luca Ricolfi: Il primato del Nord. Cosa dicono i numeri sulla violenza di genere. 01.09.2023 https://www.ilmessaggero.it/editoriali/primopiano/stupri_violenze_di_genere_primato_nord_numero_luca_ricolfi-7604501.html
2) Domenico Bonvegna: Nella “tollerante” Svezia il triste record di femminicidi e stupri. 28.11.2023 https://www.destra.it/home/nella-tollerante-svezia-il-triste-record-di-femminicidi-e-stupri/
3) Family Watch: The World Health Organization Exposed: Abortion, Sexual Rights and CSE. Aprile 2020
4) Sessualizzazione precoce e grooming o ed.sessuale? 11.02.2025 https://prolifeinsieme.it/?s=Sessualizzazione+precoce+e+grooming+o+ed.sessuale%3F%28prima+parte%29&et_pb_searchform_submit=et_search_proccess&et_pb_include_posts=yes&et_pb_include_pages=yes
