Cuneo, ed.sessuale a scuola: perché è sbagliata la posizione del Consiglio Comunale

https://www.cuneo24.it/2025/12/educazione-sessuo-affettiva-il-consiglio-comunale-di-cuneo-chiede-il-ritiro-del-ddl-valditara-317104/

Educazione sessuo-affettiva, il Consiglio Comunale di Cuneo chiede il ritiro del DDL Valditara

Il DDL Valditara sull’educazione sessuo-affettiva non è affatto “ limitativo della libertà di insegnamento”, bensì rispettoso della personalità in formazione di bambini e di adolescenti e del giusto diritto delle famiglie.

Sembra che il consiglio comunale di Cuneo abbia autonomamente riscritto la Costituzione della Repubblica in senso statalistico. La Costituzione attualmente in vigore invece riporta: art.30: “E’ dovere dei genitori mantenere,istruire ed educare i figli anche se nati fuori del matrimonio.” La scuola è sussidiaria alla famiglia e quindi ai genitori, non sostitutiva.

La democrazia vera richiede il confronto tra tesi diverse. La scuola dovrebbe favorire negli alunni lo sviluppo di uno spirito critico atto ad essere applicato alle scelte, che ciascuno effettuerà poi in diversi circostanze della vita. Dopo l’unità d’Italia del 1861 invece, Francesco De Sanctis, il quale aveva aderito alle idee rivoluzionarie risorgimentali, deputato al neonato parlamento italiano, in linea con l’aforisma di D’Azeglio l’Italia è stata fatta, occorre fare gli Italiani, il 23 gennaio 1864 così si esprimeva: “Coscrizione militare, coscrizione scolastica”. Si sono pertanto messe in atto una scuola sabauda, una scuola fascista matrice di Balilla, una scuola repubblicana. Analogamente sembra che Maxiadesideri imporre una sua scuola e una sua visione della sessualità, eventualmente una scuola orientata alla formazione di nuovi Piccoli Pionieri Sovietici.

Qualcuno dei consiglieri si è preso l’onere di leggere i farraginosi e disgustosi documenti del CSE Comprehensive sexuality education di OMS ed UNESCO, recepiti dalla UE ?https://whocc.bioeg.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_GuidanceImplementation_Italian.pdf  Riporto qui un piccolo estratto:  “gioco del dottore” per i bambini più piccoli, “prime esperienze sessuali e contraccezione” per età 9-12 anni, con solerti spiegazioni riguardo ad “età per il consenso legalmente valido ai rapporti sessuali, fare esperienze sessuali protette e gratificanti; procurarsi e utilizzare correttamente preservativi e contraccettivi” per età 12-15 anni;, immancabilmente “gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali), aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza” per età 15 anni e successivi.  In altri termini la CSE promuove sessualizzazione precoce e grooming, esperienze destruenti.

Nei mezzi di comunicazione proliferano, anzi metastatizzano gli interventi a favore di tale “educazione”. Una marea di questi mantra sono sicuramente blaterati da soggetti in malafede, sponsorizzati dall’abortificio Planned Parenthood e dalla fabbrica di preservativi Durex, da soggetti interessati a promuovere le loro fondazioni o a piazzare un cospicuo numero di aderenti (ovviamente pagati a carico dei contribuenti). Ma coloro che esprimono pareri indipendenti dovrebbero essere meglio informati e sviluppare ragionamenti adeguati. Se volete, potete ascoltare come Roberto Vannacciconfuta Laura Boldrini e le drammatiche testimonianze del pubblico: https://www.youtube.com/watch?v=vYrjMBRTSQg

Si conferma quindi il Paradosso Nordico: la Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, il 30% delle svedesi lamenta violenze domestiche. Violenza sulle donne assai maggiore nei Paesi cosiddetti più sviluppati: USA, UK, Francia, Germania, Olanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, in Italia in Emilia Romagna.

Il tasso di abortività in Svezia è superiore al 20%, in Francia 16,8/mille: 223.300 aborti nel 2021; 234.300 nel 2022; 243.623 nel 2023. Nella diseducata Italia:  5,4/mille.

Ciliegina sulla torta della cosiddetta educazione sessuale è il rilievo statistico che i paesi dove essa è stata ampiamente diffusa attraverso i programmi scolastici, da anni registrano incremento, e non certo riduzione, di malattie sessualmente trasmesse, di gravidanze indesiderate,  di procurato aborto  in giovanissime. Contra factum non valet argumentum, cioè contro la realtà dei fatti non esiste argomentazione valida: il fatto resta un fatto.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai Planned Parenthood e Durex, fondazione Cecchettin e Ordini degli Pisicologiabbiano tanto interesse a diffondere la cosiddetta educazione sessuale scolastica. Forse perché bambini e adolescenti possano ascoltare dalla viva voce di Gilda Sportiello, laureata in scienza dell’educazione, che il giorno in cui ha abortito è stato uno dei più belli della sua vita? Oppure adottino il look di Elena Cecchettin con maglietta Thrasher, bafometto epentalpha satanista?

Sarebbe bene ascoltare anche la testimonianza spontanea di Lily Allen, nata il 02.05.1985, e MiquitaOliver nata il 25.04.1984, conduttrici inglesi del  podcast Miss me? di BBC Audio, le quali hanno certamente goduto della citata «educazione sessuale ed affettiva». Nel corso del programma radiofonico Lily Allen ha candidamente rivelato: Restavo incinta di continuo, di continuo. Ho avuto diversi aborti, ma poi non ricordo esattamente quanti. Non ricordo. Direi quattro o cinque”, e la conduttrice Miquita Oliver ha condiviso la propria esperienza con un tono altrettanto sincero: Anch’io ne ho avuti circa cinque! Lily, sono così felice di poterlo dire e di poterlo dire anche tu, e nessuno è venuto a criticarci, senza alcun giudizio. Abbiamo avuto più o meno la stessa quantità di aborti”. L’autentica classe di queste due fa decisamente sfigurare l’affermazione di Gilda Sportiello, che si è vantata di appena un solo procurato aborto, a dimostrazione di quanto l’«educazione sessuale ed affettiva» britannica superi gloriosamente l’ignoranza mediterranea.

In Vanity Fair https://www.vanityfair.it/article/lily-allen-non-ricordo-quanti-aborti-subito-penso-quattro-cinque-rimanevo-incintsempre   Lily Allen rivela un dato interessante: “I miei genitori erano abbastanza assenti quando ero piccola. Questa cosa ha lasciato delle brutte cicatrici.” Ecco un fatto che rafforza la raccomandazione che siano i genitori e le famiglie a dialogare con i figli in maniera delicata e costruttiva su questi temi così delicati ed importanti per la vita. In realtà la Costituzione art.30 prescrive: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.”  In edunews 16.11.2025 Savino Grimaldi riporta: “laddove il consenso informato è necessario, le adesioni alle attività di educazione sessuale si ridimensionano notevolmente, specie in contesti dove permangono forti diffidenze culturali e sociali”. https://edunews24.it/scuola/educazione-sessuale-a-scuola-fra-consenso-ideologia-e-il-ritorno-al-timore-di-manzoni     Anche Luciana Castellina, fondatrice del comunistissimo Manifesto, si è dichiarata contraria all’educazione sessuale scolastica! https://www.tempi.it/castellina-contraria-educazione-sessuale-scuola/

Per cortesia, spiegatemi!  Chi dovrebbe tenere queste famigerate lezioni di “educazione sessuale scolastica”? Attivisti LGBTQ+, che già in più occasioni sono stati introdotti in alcune scuole all’insaputa delle famiglie? Un Cattolico strettamente monogamo? Un protestante divorzista? Un islamico poligamo, che tuttora impone a moglie e figlie chador o burqa?

A questo proposito: i dati Eures riportano che i femminicidi di donne non italiane sono passati da 17 nel 2023 a 24 nel 2024 (+ 24%) senza che le femministe si indignassero. E’ parimenti noto che le violenze sessuali perpetrate da stranieri presenti in Italia coprono oltre il 36% dell’increscioso  totale, pur essendo gli stranieri circa 6milioni. Spesso, al capodanno a Milano ed al concertone di Roma adesso, questi stupri sono organizzati in base allo schema della taharrush gamea: il gruppo degli stupratori circonda ed isola la vittima. Ma anche qui dalle femministe si ode un silenzio di tomba.

Qualsiasi trattato di criminologia inoltre riporta che la pubblicità data ad un certo tipo di crimini incentiva presso menti malate la ripetizione imitativa: il mantra dei femminicidi serve soltanto ad incentivarli e alle speculazioni di alcuni.

La scuola non deve essere infarcita e spezzettata da mille piccole proposte: l’utilizzo di strumenti elettronici non richiede l’introduzione di un corso speciale, che sottragga tempo ed attenzione alle materie veramente formative.

Dott. Luciano Leone

Medico Chirurgo, specialista in Pediatria

Comitato ProLife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it

https://www.cuneo24.it/2025/12/educazione-sessuo-affettiva-critiche-al-consiglio-di-cuneo-il-ddl-valditara-tutela-famiglie-e-studenti-317396/