Contraccezione maschile, il “ pillolo”: sarà vera rivoluzione?

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Finalmente anche l’uomo potrà condividere con la compagna la contraccezione ed avere parte determinante nella decisone del controllo delle nascite.
Sfidando gli stereotipi di genere questa pillola potrà fare cambiare direzione ad una cosa che è stata quasi sempre “responsabilità femminile”.
Attraverso studi ed esperimenti si sta provando a dare una svolta alla gestione dei rapporti sessuali nelle coppie.
Personalmente non mi sorprende questa notizia. In una società in cui l’incontro sessuale tra due corpi è la giusta conclusione di una serata in discoteca tra due semi sconosciuti, la soluzione per evitare sorprese mi appare quasi doverosa.
Se il sesso viene considerato come un “divertimento ”
senza coinvolgimento particolare, senza affettività, vissuto solo come piacere  basato sull’attrazione fisica quando va bene, non procreare diventa necessità.
Ma non è così che siamo stati pensati. Non è per accoppiarci disordinatamente, senza coinvolgimento emotivo, senza amore.
L’amplesso è l’incontro di due anime e non solo di due corpi. È la fusione non solo fisica ma anche mentale. È la donazione di due corpi, il maschile e il femminile che si amano e desiderano condividere la parte più intima del loro essere.
Ridurre un gesto d’amore così delicatamente personale ad un giochino e renderlo pari ad un giro in giostra lo svilisce.
Lo impoverisce e a lungo andare lo rende sempre meno interessante.
Questa corsa alla ricerca del piacere fine a sé stesso non può essere considerata una conquista di cui andare fieri.
“Il pillolo”  ma anche gli anticoncezionali in generale, potrebbero apparire come una svolta liberatoria, uno strumento che aiuterebbe le coppie a decidere se e quando avere figli. O ad avere rapporti che non richiedano necessariamente un coinvolgimento affettivo.
In realtà è solo un altro modo per togliere alla coppia l’incanto del donarsi.
La sessualità diventa libertà quando è vissuta come opportunità di amare, di dare e ricevere in una dinamica atta al miglioramento continuo di uomo e donna.
E questo si ottiene solo dando all’atto sessuale il rispetto che merita e non liberandolo da eventuali noie così da renderlo una divertente banalità.

Angela D’Alessandro
Prolife insieme

http://www.prolifeinsieme.it