Consultorio, in Toscana servizi di prevenzione e sostegno o ideologia?

Gentile Redattore,
Come volontaria di associazioni volte a fornire servizi sociali, vorrei esprimere il mio appoggio nel promuovere le attività che il Consultorio della Piana di Lucca offre ai cittadini. https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/il-consultorio-e-prevenzione-per-donne-coppie-e-giovani-cacc9ecb
Certo il contesto della magica e festosa atmosfera di https://www.uslnordovest.toscana.it/notizie/13695-consultorio-di-lucca-protagonista-a-lucca-comics-games “Lucca Comics & Games”, come descritta nel vostro articolo, è senza dubbio un evento che porta grande visibilità al consultorio non solo per i cittadini di Lucca ma per i visitatori da tutta Italia. Tra questi si contano anche molti bambini.
I referenti della Usl Toscana Nord Ovest presentano il loro Consultorio come “aperto a attività sempre ispirate alla prevenzione”.

Ma esattamente cosa si intende per prevenzione?

Questo termine si applica a molti campi di azione e spesso viene sovra-utilizzato nelle campagne di marketing perché tranquillizza l’ascoltatore che automaticamente se si tratta di prevenzione si sente al sicuro ed è portato ad avvicinarsi fiducioso indipendentemente da ciò che gli viene proposto.
Personalmente quando penso a un consultorio non lo collego alla prevenzione ma ad un centro di ascolto e di aiuto di individui in difficoltà che vengono accolti dalla comunità che offre loro dei servizi e la possibilità di relazioni e supporto.
Infatti, guardando le foto allegate all’articolo sul sito della Usl nord ovest Toscana, si può osservare chiaramente il cartellone del Consultorio dove sono elencati molti dei servizi offerti, tra i primi dall’alto troviamo proprio “gravidanza e puerperio”, “incontri di accompagnamento alla nascita”, “spazio padri” che rappresentano bene il senso comune del consultorio.
Purtroppo noto con rammarico che questi temi così importanti non sono affatto menzionati nel vostro articolo, che riporta fedelmente quanto descritto sul sito della Usl. Anche in questo caso l’approccio al tema “consultorio” risulta essere – come spesso accade – puramente ideologico, si tende quindi – per “partito preso” – a sottolineare soltanto gli aspetti legati alla libertà sessuale, alla educazione sessuale e alla legge 194. Considerando che al Lucca Comics hanno partecipato anche moltissimi bambini venuti per vedere le riproduzioni dei personaggi dei loro cartoni animati preferiti e non per ricevere nozioni di educazione sessuale, ricordiamo che in base a quanto garantisce la nostra Costituzione (art 29) l’educazione rientra nella responsabilità della famiglia e non è di competenza dello stato. Invitiamo pertanto la Usl a promuovere egualmente tutte le attività del Consultorio non cadendo in una comunicazione ambigua e volutamente a senso unico che sia libera da vincoli ideologici e fuorvianti rispetto al compito principale di fornire aiuto a chi è nella sofferenza.
L’ingerenza di una sanità che vuole imporre i suoi valori entrando direttamente in una dimensione sociale rappresenta invece un pericolo per le tante associazioni che dovrebbero invece fare rete per “prevenire” quella che è la malattia più grave dei nostri tempi: la solitudine.

Manuela Ferraro
Poggibonsi
Prolife insieme