Charly Kirk, il coraggio di andare fino in fondo

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“Turning point”, così si chiama l’associazione politica fondata da Charly Kirk nel 2012 che tradotto letteralmente significa punto di svolta, una svolta che è stata determinante per rinforzare le idee politiche conservatrici del governo Trump. Kirk è stato etichettato e lo è ancora dopo la sua morte, come oscurantista in quanto sostenitore della vita.
Estremista, perché lottava contro quelle politiche tese a distruggere l’uomo, la famiglia, la società.
Il suo grande carisma gli portava ad avere un notevole seguito soprattutto tra la gioventù con la quale condivideva, oltre alla giovane età, il desiderio di respirare “aria pulita”.

UN GIOVANE CHE PARLAVA AI GIOVANI

È stato ucciso per mano di quella sinistra estremista e violenta, non allineata ad una cultura cristiana ma sostenitrice di una ideologia fluida, che di fatto nega la libertà di espressione e di opinione.
Una retorica a senso unico che non lascia spazio al dialogo.
Charly Kirk era giovane e parlava la lingua dei giovani, usava gli strumenti di comunicazione a loro preferiti creando così delle valide alternative all’ ideologia del politicamente corretto .
Credeva nel dialogo e lo usava per avere confronti leali con chi non condivideva le sue idee.
Si opponeva all’aborto, sempre, e questo gli è valso lo stigma sociale di oscurantista.
Veniva etichettato come negazionista climatico, no vax e con tutta una serie di appellativi, atti ad indicare chiunque si oppone con forza alle nefaste ideologie sostenute dalla sinistra quali l’ideologia del gender, l’aborto ecc…tentando di zittire chi vi si oppone.

VEICOLANTE UNA POLITICA LIBERA E NON VIOLENTA

Non era un violento Charly Kirk, era un appassionato e come tutti gli appassionati gli sarà capitato forse di usare termini forti ma non così infami tali da rendere la gravità del suo assassinio cosa di poco conto.
È stato accusato di odiare le comunità LGBT e di essere promotore di violenza.
Tutto scritto utilizzando strumenti virali come i social o i salotti televisivi. Parole dette da uomini e prese così come sono state pronunciate ma non verificate.
In realtà nel giovane Kirk c’era una ricerca della verità libera dai condizionamenti, senza paura di andare contro le idee dominanti.
Sosteneva apertamente che l’aborto è omicidio, sempre. Non temeva il confronto anzi lo cercava.

LA FORZA DELLA FEDE

Si stava convertendo al cattolicesimo grazie all’esempio di sua moglie, lui era un cristiano evangelico.
“Non era un santo” hanno tuonato coloro che palesemente sono contro le idee che animavano questo giovane e che, con la forza di chi crede realmente in ciò che sostiene, attiravano le folle.
I santi si sono sempre distinti per sostenere in modo eroico le virtù cristiane e in questo Charly è stato imitatore sostenendo la vita, le scelte libere ma rispettose verso Dio e il prossimo anche se le sue idee sono state manipolate da un mainstream vigliacco.
I santi non sono senza difetti ma, nonostante la consapevolezza della propria fragilità, hanno deciso di seguire la volontà di Dio a costo di ogni sacrificio.
Charly ha subito il martirio comune a molte persone uccise a causa del loro sostenere con forza e apertamente la propria fede, contribuendo a  diventare così modelli di riferimento.
Santo potrebbe essere anche  il sinonimo di beato, felice, gioioso e tale credo sia stata la vita di questo giovane ragazzo, morto a causa di una fede contro corrente, una fede che incute  paura a coloro che non possiedono la consolazione scaturita da una essa, una fede così forte  da riuscire  a dare un senso alla vita e la cui assenza determina l’incapacità di affrontare i problemi e i dolori della vita stessa.
Charly questa consolazione e questa sicurezza ha dimostrato di averle e per questo è stato ucciso.

Angela D’Alessandro
Prolife insieme

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