Charlie Kirk: il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani

Quanti cuori infiammati dall’esempio di Charlie si stanno unendo alla milizia in difesa della Vita

Charlie Kirk il 10 settembre 2025, durante la tappa presso la Utah Valley University a Orem del suo ciclo di conferenze universitarie The American Comeback Tour, è stato colpito al collo da colpi di arma da fuoco. Portato in ospedale in condizioni disperate, è morto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Ma chi era Charlie Kirk?
Era un attivista Pro Life americano, assassinato a causa dei valori per cui si batteva.
La Famiglia
Cristiano, marito, padre di due figli, riteneva che la prima difesa dal mondo in rovina fosse proprio la centralità della famiglia saldamente fondata sulla fede in Dio.
La Politica basata sul rispetto della dignità umana.
Kirk era anche il fondatore, assieme a Bill Montgomery, dell’associazione conservatrice Turning Point USA (TPUSA), creata nel 2012, una associazione senza scopo di lucro nata per promuovere idee politiche conservatrici nei campus universitari e nelle scuole statunitensi attraverso eventi, comizi e dibattiti.
Una Cultura della Vita
Kirk ha contribuito a diffondere una cultura per la vita pubblicando vari libri e attraverso  il suo show radiofonico giornaliero, The Charlie Kirk Show.
L’ Aborto
Charlie denunciava che l’aborto è un omicidio e dovrebbe essere illegale senza eccezione per lo stupro che riversa altra violenza su una creatura innocente.
L’unica possibilità sarebbe quella prevista in caso di complicazioni mediche dove la vita della madre è a rischio.
L’ ideologia gender
Charlie sosteneva che non può esserci una identità culturale se vivi nell’anarchia sessuale, criticando pesantemente il woke per aver introdotto concetti e atteggiamenti fuorvianti rispetto alla morale dettata da Dio.
Il Femminismo
Charlie diceva che non parliamo mai abbastanza della Madre di Cristo.
Maria infatti è la soluzione alla piaga del femminismo tossico che oggi opprime tante donne.
Il Vangelo è la guida sicura per imparare ad amare anche nella vita di coppia, diventando una cosa sola, mantenendo al contempo pari dignità.
Non so voi, ma a me sembra tutto tranne che un fascista, negazionista o politico opportunista, come lo hanno descritto in maniera indegna la maggior parte dei media italiani scatenandosi in questi giorni di lutto, nell’appiccicargli improbabili etichette come a voler far intendere all’opinione pubblica che in fondo “se l’era cercata”.
In realtà Charlie era un uomo saggio, in grado di ragionare con la sua testa. Ma forse era proprio questo il problema.
Chi cerca la Verità e usa ancora il proprio cervello dà fastidio a questo mondo dominato dal male.
Ma la morte di Charlie apre nuova vita!
Proprio nel sangue dei martiri infatti si infiamma la passione per la Vita e si rinnova il vigore nella battaglia in difesa della dignità umana.
Il Comitato Prolife Insieme si stringe attorno ai familiari di Charlie e ringrazia Dio per averci donato un coraggioso guerriero difensore della Verità.
Chissà quanti cuori infiammati dall’esempio di Charlie si stanno unendo proprio ora a questa grande milizia sempre più unita e presente in tutto il mondo per combattere la battaglia per la Vita.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it