Catanzaro, ed. all’affettività a scuola si basi su fondamenti scientifici

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Tulelli: “L’educazione all’affettività e al rispetto di genere, una necessità per crescere liberi”
Rita Tulelli, presidente dell’associazione “Universo Minori” di Catanzaro

In questo intervento Rita Tulelli esprime concetti bellissimi, ma propone poi soluzioni che contrastano con l’esperienza decennale fallimentare dell’«educazione sessuale e all’affettività» scolastica: i Paesi cosiddetti progrediti che hanno imposto questi programmi sin dagli anni Cinquanta, UK, USA, Danimarca, Finlandia, Svezia capofila vantano la peggiore ricorrenza di stupri, di violenze sessuali, di procurati aborti, di malattie sessualmente trasmesse, rispetto alle arretrate Nazioni come Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, che tuttora, nonostante tutto, risentono della benefica educazione Cristiana. I sociologi poi davanti a questi risultati parlano di paradosso nordico, di eventi inattesi ed incomprensibili che si scatenano a ciel sereno, mentre si tratta di conseguenze logiche ed inevitabili della sessualizzazione precoce. (*) In Italia le violenze si concentrano più nel Nord con acme in Emilia Romagna, sono meno diffuse nel Sud.

Il gender non ha fondamenti di fisiologia medica, è bensì una ideologia perniciosa inventata di sana pianta dalla filosofa da Judith Butler, e provoca soltanto confusione e ghettizzazione di quelle medesime persone su cui appunta l’attenzione.

Compito della scuola è formare in scolari ed alunni menti solide e dotate di strumenti critici. Compito delle famiglie e degli insegnanti è offrire l’esempio del rispetto per ogni altra persona.  Scolari e studenti necessitano soltanto di buoni genitori e di buoni insegnanti e di serenità nello studio.

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it

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