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“Il Benessere dei Minori e la Prevenzione di Bullismo e Cyberbullismo”, parte il nuovo corso Fondazione Carolina e UCIIM
Insegnare ed educare sono strettamente connessi. In maniera cosciente oppure incosciente chi insegna, così come ogni figura genitoriale, comunica comunque anche messaggi educativi sia con la parola sia con l’esempio. E’ pertanto fondamentale che gli insegnanti siano tutti partecipi della morale naturale, quella che tutti dovrebbero condividere poiché conforme alla legge naturale.
Cicerone (106-43 a.C.) giustamente scrive: “Certamente esiste una vera legge: è la retta ragione; essa è conforme alla natura, la si riscontra in tutti gli uomini; è immutabile ed eterna; i suoi precetti richiamano al dovere, i suoi divieti trattengono dall’errore. A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché.” (De Republica III, 22, 33) “La legge è la ragione suprema insita nella natura, la quale comanda ciò che si deve fare e proibisce il contrario. Questa stessa ragione, poiché è radicata e perfetta nella mente dell’uomo, è appunto legge.” (De Legibus I, 6, 18)
Oggi purtroppo figure genitoriali difettano frequentemente della capacità e persino della volontà di educare con la parola e con l’esempio. A queste carenze si assommano problematiche causate dalla diffusione sempre più rapida di sistemi di comunicazione, che da un lato assorbono bambini ed adolescenti, dall’altro risultano non facilmente accessibili a persone cresciute prima che questi sistemi dilagassero.
L’iniziativa di Fondazione Carolina e UCIIM appare ben indirizzata, poiché non si tratta di infarcire le teste degli alunni con nuove materie che frammentano il vero insegnamento, bensì di fornire agli insegnanti strumenti operativi riguardo alla sicurezza digitale, di suscitare attenzione rispetto a fenomeni degenerativi come bullismo, cyberbullismo, uso di droghe, che ”leggere” non sono mai.
Occorre tener ben presente tuttavia che il “tema dell’affettività e dell’educazione sessuale” deve in ogni caso evitare scrupolosamente di violare le prerogative educative delle famiglie, nonché di scadere nella “sessualizzazione precoce” degli alunni, come appunto vorrebbero attuare i fautori della “educazione sessuale e all’affettività” scolastica introducendo nella scuola “cavalli di Troia” come gender, LGBTQ+, carriera alias, mercificazione del sesso inculcando nei giovinetti l’idea del facile ricorso a mezzi anticoncezionali.
Se queste avvertenze sono condivise da Fondazione Carolina e UCIIM, la loro iniziativa appare indirizzata correttamente agli idonei interlocutori.
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it