
Lunedì 8 settembre 2025 – Natività di Maria Santissima celebrata sabato, 6 settembre 2025, al Santuario di Comella (Brescia)
“Ascolterò il mio popolo”. Cosi sembra dire la giovanissima Madonna dipinta che guarda, compiaciuta, il suo popolo che prega, dalla pala sopra l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Annunciata in Comella (Brescia). Una Madonna quattordicenne (fa notare il parroco nell’omelia), bella, sorridente, che regge senza fatica il bambino sul braccio destro, mentre gli offre il seno per l’allattamento.
“Ascolterò il mio popolo”. Cosi sembra dire la giovanissima Madonna dipinta che guarda, compiaciuta, il suo popolo che prega, dalla pala sopra l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Annunciata in Comella (Brescia). Una Madonna quattordicenne (fa notare il parroco nell’omelia), bella, sorridente, che regge senza fatica il bambino sul braccio destro, mentre gli offre il seno per l’allattamento.
Dipinta da chissà chi nel XV secolo, su un muro, quando la storia della salvezza si dipingeva sui muri, e la leggevano chiaramente anche gli analfabeti. Una storia che non si può adattare ai tempi, perché i muri non cambiano, e per questo parla e parlerà sempre con Verità, ignara delle riforme liturgiche e delle discussioni sinodali che vengono fatte per adattarla al corso dei tempi.
La stessa Verità ripetuta attraverso la preghiera insistente del rosario, recitato dai partecipanti alla IV Giornata Mondiale contro l’aborto, e che risale alla Trinità, ben celebrata nei canti gregoriani durante la Messa di sabato 6 settembre.
La Verità rivelata da Dio stesso, che l’uomo può solo intuire “senza conoscere”, come dice San Paolo nell’areòpago agli ateniesi (Atti degli Apostoli 17,22-23).
La Verità immutabile (altrimenti non sarebbe Verità) che ogni uomo è voluto dal primo istante, non importa se concepito in un atto d’amore o di violenza, non importa se sano o malato. Il concepito è un essere nuovo, unico e irripetibile, frutto della creazione iniziata con Adamo modellato nel fango, con la prima donna estratta da una sua costola per mano di Dio.
L’uomo è chiamato a collaborare (ha questo privilegio) non a giudicare quanto vale una vita, perché il valore lo conosce solo Lui, il Signore del cielo e della terra.
L’uomo è chiamato a custodire nel corpo di una madre, nel calore di una famiglia quello che non è suo.
L’uomo è chiamato a custodire nel corpo di una madre, nel calore di una famiglia quello che non è suo.
Questo hanno voluto esprimere le invocazioni che sono state fatte durante tutta la giornata a quella “ragazza” sorridente sulla pala dell’altare al centro della Chiesa.
Lei ha fatto così, ha accolto il dono sublime e inaspettato. E così ha fatto anche il suo sposo Giuseppe, collaboratore tanto più grande perché privo di ogni orgoglio, che pure è concesso ad ogni papà.
Loro hanno solo accolto e reso così possibile la salvezza.
A noi è chiesto di fare lo stesso.
Un popolo fedele, che ha riempito la stupenda chiesa quasi millenaria, è accorso senza alcuna pubblicità dei media mainstream all’appuntamento. Un piccolo popolo fedele che ha pregato, ha invocato, ha supplicato. Un buon sacerdote ha offerto l’eterno sacrificio che solo salva e ha poi esposto il Cristo vivo e presente nelle apparenze della particola di pane.
Un popolo fedele, che ha riempito la stupenda chiesa quasi millenaria, è accorso senza alcuna pubblicità dei media mainstream all’appuntamento. Un piccolo popolo fedele che ha pregato, ha invocato, ha supplicato. Un buon sacerdote ha offerto l’eterno sacrificio che solo salva e ha poi esposto il Cristo vivo e presente nelle apparenze della particola di pane.
La giovane Madonna sembrava guardare benevola, sorridente e premurosa, quello che stava succedendo, due giorni prima del giorno del suo compleanno (che la Chiesa ha fissato per l’8 settembre).
Osiamo immaginare che avrà ricordato quando poche persone si riunivano a casa sua, in quei tempi, sapendo di essere i testimoni dell’impossibile che era avvenuto.
Ma se l’impossibile è avvenuto, avverrà ancora. Lei ascolterà il suo popolo, riunito in preghiera alla Pieve di Comella, come in tanti altri santi luoghi in questi giorni dedicati alla difesa della vita nascente, e la vita tornerà a fiorire sulla terra come nel cielo. Per tutti i suoi figli, a cominciare dai più piccoli.
Marco Tagliabue
Comitato Liberi in Veritate di Parma e Piacenza
E-mail: liberiinveritate-parma@proton.me
(Si ringrazia il Comitato di Cremona per la collaborazione all’organizzazione della IV giornata mondiale contro l’aborto)