Bolzano,gay pride:i diritti dei bambini vengono prima di quelli degli adulti

Gay pride: trasformare i diritti in legge

La primavera oltre a vedere il risveglio della natura dà il via anche alle feste delle famiglie arcobaleno in varie piazze d’Italia.
Sono previste tavole rotonde per parlare delle storie delle suddette famiglie. Verranno proposti racconti sempre con contenuti analoghi e si starà per un giorno tutti in allegria a mangiare, bere e rivendicare diritti.
Il diritto a “sposarsi” già ce l’hanno.
La legge che regola le unioni civili in Italia è la Legge 20 maggio 2016, n. 76, comunemente conosciuta come “Legge Cirinnà”. Questa legge, entrata in vigore il 5 giugno 2016, disciplina sia le unioni civili tra persone dello stesso sesso che le convivenze di fatto.
“La legge introduce l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, riconoscendo loro diritti e doveri simili a quelli dei coniugi” ( cit. dal web).
Alcuni vorrebbero anche la benedizione in Chiesa ma, chi ha solo un qualche rudimento di dottrina cattolica, sa che questo non è possibile.
Ad un certo punto poi si fa sentire anche il bisogno di “moltiplicarsi” e qui evidentemente la faccenda si complica.
Madre natura ha predisposto in un certo modo e da lì non si scappa.
Però pur di vedere realizzato il sogno/ diritto si è disposti a tutto.
A cercare un utero da affittare possibilmente con caratteristiche precise oppure un seme da comprare o da donare.
Tutto naturalmente contro natura.
Non si bada se questi diritti vadano a ledere quelli di qualcuno altro…
Quelli dei bambini ad esempio.
Un bambino per crescere bene ha bisogno di una madre e di un padre, due polarità ben distinte anche sessualmente definite secondo natura. A dirlo è la scienza che sembra non avere alcun dubbio in merito.
Tanti studi lo hanno evidenziato.
Purtroppo chi si oppone a questo deve subire la gogna mediatica che non tollera assolutamente il controcanto.
Il mese di giugno vede invece il Mese dell’orgoglio LGBT. E’ una ricorrenza internazionale che si celebra durante l’intero mese di ogni anno e sottolinea l’importanza della lotta per i diritti LGBT.
Diritti che portano avanti scelte egoistiche atte a compiacere persone che per la loro conformazione naturale non riescono a realizzare.
Scelte quindi scellerate che sdoganano l’utero in affitto, famiglie formate da genitori dello stesso sesso ecc.
E per vedere realizzato il sogno queste persone chiedono una legge e un protocollo arcobaleno.
Nel secolo scorso il legislatore, prima di varare un legge e renderla operativa, si chiedeva che impatto avrebbe avuto questa norma nel tempo e come avrebbe potuto compromettere in termini di generazioni future ecc.
Ora no, si pensa al bisogno del momento e si pretende che la legge metta nero su bianco il realizzarlo.
Chi ha a cuore i diritti dei bambini SI RIBELLA GRIDANDO A GRAN VOCE IL PROPRIO DISSENSO.
Le varie marce per la vita , i vari family day vengono fatti per difendere la famiglia naturale e i DIRITTI DEI BAMBINI i quali hanno il DIRITTO DI NASCERE PER ESSERE CITTADINI DEL MONDO e non per soddisfare le idee romantiche di chi di fatto non ha i requisiti fisici per procreare.
Le persone prolife scendono in piazza non per ostacolare la vita di chi fa scelte omo, ognuno decida come vuole sul proprio privato, ma per difendere la natura con le sue leggi predisposte perfettamente.
Si ribellano a chi non ha scrupoli a sfruttare povere ragazze che vendono il proprio utero per disperazione. A chi non ci pensa due volte ad ammazzare un bambino in utero ostacolando anche il lavoro di chi cerca, offrendo alternative, che questa macabra soluzione non si realizzi.
Noi ci ribelliamo a tutto ciò perché questo voler “rimescolare le carte” confondendo la natura stessa non porterebbe niente di buono né a questa generazione e nemmeno a quelle future.

Angela D’Alessandro. Bolzano
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it