L’utero in affitto è reato universale: finalmente legge.
Perché di contratto si tratta, stipulato con donne in gravi difficoltà economiche e sociali a cui viene tolta ogni dignità. Vengono dettate loro leggi a cui devono sottostare durante tutti i nove mesi della gestazione. Leggi stabilite dai “compratori.”
Contratti che riducono le donne a schiave, una sorta di oggetti senza diritti anzi, se qualcosa dovesse andare storto, verrebbe imposto loro di abortire e se si rifiutassero verrebbero abbandonate con il loro ” fardello”.
Non è chiaro come le femministe, che da anni difendono i diritti delle donne, non si scaglino contro questa pratica ignobile e non la contrastino anzi…si sentano minacciate da chi cerca di abolirla con tutte le forze.
La pratica dell’utero in affitto, inoltre, potrebbe diventare causa di gravi patologie ginecologiche per la donna che lo subisce, in quanto la stessa deve essere sottoposta a veri e propri bombardamenti ormonali che potrebbero minare seriamente la sua salute.
Ce ne sono altre altrettanto pericolose, come la teoria del gender, che riduce l’uomo ad individuo che si autodefinisce, si autodetermina in base a non si capisce quale bisogno.
L’ eutanasia, che vuole rendere l’uomo anche in grado di determinare la propria fine non solo in caso di gravi patologie incurabili ma anche nel caso in cui decida di non aver più voglia di vivere.
Esseri umani sfruttati per soddisfare piaceri perversi e, come per l’utero in affitto, i bambini sono ridotti ad oggetti per soddisfare le voglie di adulti, che di umano non hanno più niente.
Testimonianza di Angela D’Alessandro


