Bolzano,conferenza su utero in affitto,reato universale:testimonianza

L’utero in affitto è reato universale: finalmente legge.

Questo il titolo del tema trattato in conferenza a Bolzano, nella sala conferenze in via del Ronco,  dall’avvocato Simone Pillon, già vicepresidente commissione parlamentare infanzia e dal dottor Francesco Avanzini, foniatra dirigente medico dell’ospedale san Maurizio di Bolzano.
L’avvocato Pillon ha introdotto il delicato argomento dell’utero in affitto illustrando tutte le nefandezze, le blasfemie, le barbarie che questa angosciante realtà porta con sé.
Una pratica terribile che vede gli esseri umani allevati come bestie.
Scelti in base a caratteristiche decise a tavolino. Privi di qualsiasi difetto pena la revoca del contratto…

Perché di contratto si tratta, stipulato con donne in gravi difficoltà economiche e sociali a cui viene tolta ogni dignità. Vengono dettate loro leggi a cui devono sottostare durante tutti i nove mesi della gestazione. Leggi stabilite dai “compratori.”

Contratti che riducono le donne a schiave, una sorta di oggetti senza diritti anzi, se qualcosa dovesse andare storto, verrebbe imposto loro di abortire e se si rifiutassero verrebbero abbandonate con il loro ” fardello”.

Stupisce come questa mostruosità venga vista come libertà della donna e dettata da slogan del tipo “il corpo è mio e decido io”…

Non è chiaro come le femministe, che da anni difendono i diritti delle donne, non si scaglino contro questa pratica ignobile e non la contrastino anzi…si sentano minacciate da chi cerca di abolirla con tutte le forze.

La pratica dell’utero in affitto, inoltre, potrebbe diventare causa di gravi patologie ginecologiche per la donna che lo subisce, in quanto la stessa deve essere sottoposta a veri e propri bombardamenti ormonali che potrebbero minare seriamente la sua salute.

Questa è solo una delle mostruosità che si sta cercando di rendere normali agli occhi di chi non sa.

Ce ne sono altre altrettanto pericolose, come la teoria del gender, che riduce l’uomo ad individuo che si autodefinisce, si autodetermina in base a non si capisce quale bisogno.

L’ eutanasia, che  vuole rendere l’uomo anche in grado di determinare la propria fine non solo in caso di gravi patologie incurabili ma anche nel caso in cui decida di non aver più voglia di vivere.

La pedopornografia, che mira a sdoganare questa pratica scellerata che urla vendetta al cielo e ci fa gridare GIÙ LE MANI DAI BAMBINI.

Esseri umani sfruttati per soddisfare piaceri perversi e, come per l’utero in affitto, i bambini sono ridotti ad oggetti per soddisfare le voglie di adulti, che di umano non hanno più niente.

Cosa si voglia difendere contrastando chi si batte per eliminare queste pratiche è davvero incomprensibile.

Testimonianza di Angela D’Alessandro

A margine della conferenza: chi ha partecipato si è visto costretto a guardarsi dall’intolleranza e dall’ ostilità di manifestanti, intenzionati ad impedire la libertà di pensiero in contrasto con la loro. Senza la protezione delle forze dell’ordine non sarebbe stato possibile partecipare in sicurezza.
Angela D’Alessandro
Bolzano
comitato “ Pro-life insieme”
www.prolifeinsieme.it
replica pubblicata su Alto Adige  Bolzano Alto Adige
Manifestazione